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Chef Rubio al corteo pro Palestina, tra incitamento alla violenza e la frase su Nasrallah: cosa ha detto

Dichiarazioni choc di Chef Rubio al corteo pro Palestina a Milano su giornalisti, "agenti sionisti" e Nasrallah

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Dichiarazioni choc quelle di Gabriele Rubini, ex personaggio televisivo conosciuto come Chef Rubio, che ha lanciato una serie di frasi e minacce contro gli “agenti sionisti” durante il corteo pro Palestina e a una manifestazione dei Carc a Milano.

Chef Rubio e gli “agenti sionisti”

Durante una manifestazione organizzata a Milano da alcuni movimenti di estrema sinistra, l’ex personaggio televisivo Gabriele Rubini, meglio conosciuto come Chef Rubio, ha pronunciato alcune frasi minacciose nei confronti degli “agenti sionisti”.

“Se uno non dorme la notte ed è in grado di selezionare dei muri, dove sa che all’interno di quelle case vivono degli agenti sionisti, 3,80 euro di bomboletta e inizia a scrivere” ha detto Rubini, incitando i presenti a segnalare le abitazioni di chi sosterrebbe Israele.

La manifestazione di Milano

Si tratta di una pratica utilizzata spesso durante le dittature per indicare le case degli oppositori politici. Il caso più recente è accaduto con gli oppositori del presidente del Venezuela Nicolás Maduro.

La frase su Nasrallah al corteo pro Palestina

Le due manifestazioni pro Palestina che si sono tenute nella giornata di sabato 28 settembre a Roma e a Milano sono state anche luogo di ricordo per il defunto leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

Un minuto di silenzio per Nasrallah, ricordato anche da Rubini: “Il fratello Hassan Nasrallah purtroppo oggi ci ha lasciati. Qualcun altro lo sostituirà, la resistenza continuerà e la fine della colonia sionista è vicina”.

Durante la manifestazione che ha ospitato Chef Rubio sono comparsi anche cartelloni contro la senatrice a vita Liliana Segre, definita un “agente sionista”.

Le accuse di Chef Rubio ai giornalisti

Rubini già in passato aveva espresso accuse nei confronti di alcune categorie che sosterrebbero Israele, tra cui i giornalisti, colpevoli secondo l’ex personaggio televisivo di  “tifare” per il genocidio dei palestinesi.

“I primi responsabili e obiettivi della resistenza continentale in sostegno del popolo palestinese sono i giornalisti e le giornaliste. Loro devono avere paura ad andare a lavoro ogni giorno, devono temere per l’incolumità dei loro figli e delle loro figlie” aveva detto Rubini.

“Se ci fosse un movimento globale generale dovrebbe attaccare prima i media” aveva poi concluso Chef Rubio dal palco della manifestazione dei Carc a Pontedera.

Fonte foto: ANSA

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