Centinaio minacciato con un proiettile in una busta inviata a casa: reazione del vicepresidente del Senato
Il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio ha ricevuto una busta anonima con all'interno un proiettile, una sua foto e un messaggio inquietante
Il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio ha ricevuto in casa una busta contenente un proiettile. In passato, aveva già ricevuto lettere anonime e aggressioni verbali e aveva ritrovato le gomme dell’automobile sgonfiate.
- Cosa è successo al vicepresidente del Senato Centinaio
- La reazione di Centinaio dopo la scoperta del proiettile
- Le precedenti minacce a Centinaio
Cosa è successo al vicepresidente del Senato Centinaio
Nella mattinata di lunedì 19 febbraio, si legge su ‘La Provincia Pavese’, nella cassetta delle lettere dell’abitazione di Gian Marco Centinaio a Pavia è stata lasciata una busta contenente un proiettile. Nella busta era presente anche una foto del vicepresidente del Senato e un inquietante messaggio: “Adesso sappiamo dove abiti“.
A scoprire la busta è stato lo stesso Gian Marco Centinaio, mentre stava rientrando a casa, attorno all’ora di pranzo. Il vicepresidente di Palazzo Madama ha poi presentato denuncia alla Questura di Pavia.
Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio.
La reazione di Centinaio dopo la scoperta del proiettile
Gian Marco Centinaio ha commentato così il ritrovamento: “È un fatto che mi preoccupa, perché alza il livello delle minacce che ho ricevuto negli ultimi mesi” . Il vicepresidente del Senato ha raccontato che “la busta era anonima, senza francobollo”.
Il proiettile contenuto nella busta dovrà essere esaminato, così da poter determinare modello, calibro e provenienza e scoprire elementi utili a risalire a chi l’ha lasciato. Proprio sul proiettile, Centinaio ha detto: “Non ho la minima conoscenza di questi argomenti. Posso solo dire che, a occhio, era un grosso proiettile, probabilmente di un’arma più grande di una pistola”.
Le precedenti minacce a Centinaio
Marco Centinaio ha ricordato le precedenti minacce subite: “Durante la campagna elettorale per le ultime politiche, sono stato aggredito verbalmente in centro a Pavia. Poi ho ricevuto alcune lettere anonime. Il 10 gennaio 2023 ho anche subìto un’aggressione sotto casa. Certo, il fatto di oggi è ancora più grave”.
Nonostante questi episodi, il vicepresidente del Senato ha annunciato che non cambierà i programmi della sua attività politica in vista delle prossime elezioni: dalle Europee ai diversi appuntamenti regionali in Italia, ma anche le Comunali per palazzo Mezzabarba a Pavia: “Non cambio i programmi“. E ancora: “Manterrò tutti gli impegni assunti. Vado avanti a fare il mio lavoro, non faccio un passo indietro”.