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CRONACA NERA

Catturato a Napoli il killer della 'ndrangheta Massimiliano Sestito, era evaso dagli arresti domiciliari

Massimiliano Sestito era evaso lo scorso 30 gennaio dagli arresti domiciliari ed è stato arrestato in una stazione della Circumvesuviana in provincia di Napoli

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

È durata pochi giorni la fuga di Massimiliano Sestito, killer ritenuto affiliato a una cosca della ‘ndrangheta. L’uomo è stato rintracciato dai carabinieri nella stazione di Sant’Anastasia della Circumvesuviana, in provincia di Napoli. Massimiliano Sestito era evaso dagli arresti domiciliari che stava scontando a Pero, in provincia di Milano, lo scorso 30 gennaio.

Preso Massimiliano Sestito, il killer in fuga

A fermarlo sono stati i carabinieri di Napoli, che hanno operato insieme ai colleghi di Milano. Massimiliano Sestito non era armato ed è stato trovato in possesso di un documento intestato al fratello, che gli somiglia molto.

A quanto pare stava aspettando un taxi e sono in corso gli accertamenti per capire i suoi movimenti degli ultimi giorni.

Massimiliano Sestito era in attesa del pronunciamento della Cassazione

I carabinieri hanno spiegato che le intercettazioni telefoniche sono state fondamentali nelle indagini per la cattura di Massimiliano Sestito. Inoltre, per arrivare al fuggiasco sono stati usati anche il monitoraggio del web e le indagini sulle relazioni con alcune persone che lo hanno coperto nella zona di Napoli.

Massimiliano Sestito, già condannato in primo grado e in appello per l’omicidio di un carabiniere nel 1991, era in attesa del pronunciamento della Cassazione su una seconda accusa di omicidio.

A suo carico pende l’accusa di aver fatto parte del commando che, il 24 gennaio 2013, ha ucciso Vincenzo Femia, considerato dagli inquirenti boss della cosca di San Luca.

Una foto del 2013 di Massimiliano Sestito

Per Massimiliano Sestito era la seconda evasione

In attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione, dopo l’assoluzione in Appello, Massimiliano Sestito si trovava agli arresti domiciliari.

Ma lo scorso 30 gennaio, come tra l’altro era accaduto giù nel 2013 quando era evaso mentre si trovava in regime di semilibertà nel carcere romano di Rebibbia, era evaso.

In quell’occasione era stato rintracciato mentre si trovava al mare sulla costa di Salerno. Per riuscire a evadere dagli arresti domiciliari, pochi giorni fa, Sestito ha manomesso il braccialetto elettronico. Secondo la magistratura Massimiliano Sestito è affiliato alla cosca di Catanzaro degli Iozzo-Procopio-Chiefari.

Fonte foto: ANSA

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