Gregoretti, Toninelli in aula: "Firmato il divieto? Non ricordo"
L'ex ministro dei Trasporti sentito come testimone a Catania, in merito al processo nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti
Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti presente nell’aula bunker di Catania, ha detto di non ricordare di aver firmato un divieto di ingresso, transito e sosta, poi annullato dal Tar, relativamente a Open Arms, il cui caso si intreccia con quello relativo alla Gregoretti. A sollecitare la risposta, l’avvocato di Matteo Salvini, Giulia Bongiorno: “C’è anche la sua firma su questo episodio, la può riconoscere la sua firma?”, ha detto la penalista, ricordando poi un post pubblicato dall’ex ministro. Toninelli, però, ha risposto di non ricordare perché “è passato tanto tempo“. Lo rende noto l’Ansa.
Gregoretti, le parole di Toninelli in aula
Oltre a non ricordare di aver firmato o meno quello specifico documento, Toninelli ha aggiunto che “la linea del Governo era quella di fare interessare gli altri Stati europei al collocamento dei migranti. Ma ogni sbarco era un caso a parte” .
L’ex ministro, inoltre, ha chiesto di non essere ripreso dalle telecamere.
La stampa è stata ammessa in aula dopo l’autorizzazione data dal gup Nunzio Sarpietro che ha disposto l’ingresso in gruppi da 10 giornalisti per volta.
Gregoretti, Toninelli contro Salvini fuori dall’aula
Una volta uscito dall’aula bunker di Catania, Danilo Toninelli si è scagliato contro Matteo Salvini: “Per l’assegnazione del porto sicuro a terra c’è un mandato unico al ministro dell’Interno che è il responsabile. Stiamo assistendo invece al tentativo di scaricare sul ministero dei Trasporti responsabilità sue”, ha detto ai giornalisti.
“Un tentativo – ha aggiunto – realizzato dall’uomo che diceva di difendere i confini italiani, che era l’uomo forte al governo“.
E ancora: “Sono le leggi nazionali e internazionali che spiegano che l’assistenza in mare spetta al Ministero dei Trasporti, ma l’assegnazione del porto per lo sbarco è responsabilità unica de ministro dell’Interno”.
Toninelli ha chiuso dicendo di aver “risposto a tutte le domande con chiarezza” e di non poter condividere le risposte perché “c’è un procedimento in corso“.