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Carlo Conti al Festival di Sanremo 2025 dopo Amadeus: il nuovo conduttore svela il suo "unico dubbio"

Carlo Conti svela alcuni retroscena che lo hanno portato ad accettare la conduzione di Sanremo 2025. Ma rivela un piccolo timore per il dopo Amadeus

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Carlo Conti scalda i motori del Festival di Sanremo 2025. Il successore di Amadeus ha svelato come si sta approcciando al ritorno sul palco dell’Ariston e ha confessato di avere un solo dubbio: “Spero di avere l’orecchio musicale pronto dopo sette anni. Questo è l’importante, il resto è contorno”.

Carlo Conti e il Festival di Sanremo 2025: l’eredità di Amadeus

Conti oggi, 23 maggio, è stato ospite di “Non stop news”, programma di Rtl 102.5 e ha parlato lungamente della prossima edizione del Festival.

Il conduttore toscano si dice pronto al ritorno sul palco dell’Ariston:

Nessuna ansia, sono a un punto della mia carriera in cui non devo dimostrare niente, né a me stesso, né al pubblico, né all’azienda. Se farò meno di Amadeus non importa, non è solo una questione di share; cercherò di fare un buon prodotto e un buon servizio alla discografia, questa è la cosa importante

Secondo Conti “non è importante se farò meno in termini di share, altrimenti dopo i grandi festival di Baudo avremmo dovuto chiudere Sanremo”.

Certo, il confronto con Amadeus sarà comunque inevitabile:  “Ha fatto un grandissimo lavoro, straordinario, crescendo di anno in anno sia dal punto di vista musicale che di ascolti. Io cercherò di continuare quel lavoro”.

La nuova edizione: quanto spazio sarà dato ai giovani e le novità in programma

Quanto alla presenza di giovani artisti al Festival, il nuovo direttore artistico della kermesse sanremese osserva: “Molti dicono che il processo di svecchiamento di Sanremo l’ho iniziato io. Nel 2017, sul podio c’erano Ermal Meta, Gabbani e Mannoia. La discografia è cambiata molto”.

Conti crede di poter ripartire dalle sue precedenti esperienze come conduttore di Sanremo per innovare un prodotto che negli ultimi anni ha fatto registrare risultati straordinari, sia in termini di ascolti che di apprezzamento da parte della critica.

“L’unica medaglietta che mi metto è che dai miei festival sono partiti Mahmood, Irama, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Enrico Nigiotti, Giovanni Caccamo – dice il presentatore toscano – Era un momento di grande rinascita della musica italiana”.

La scelta dei co-conduttori: “È ancora prestissimo”

Conti non si sbilancia sulla scelta dei co-conduttori: “È ancora prestissimo, non ci ho ancora messo la testa. È una cosa che si è concretizzata nell’ultima settimana”.

Secondo alcuni rumors, all’Ariston potrebbero fare presenza fissa Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, ma per il momento si tratta soltanto di un’ipotesi.

“La cosa più importante è scegliere le canzoni giuste – sottolinea Conti – perché le canzoni devono poi arricchire le programmazioni radiofoniche ed essere al passo con i tempi”.

Fonte foto: ANSA

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