Carabiniere ucciso, duro attacco di Massimo Fini a Cerciello Rega
Massimo Fini va controcorrente e non risparmia critiche al vice brigadiere Mario Cerciello Rega
Si continua a discutere della morte del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, per cui sono imputati i due giovani americani Christian Gabriel Natale Hjorth e Elder Finnegan Lee.
A tal proposito Massimo Fini, “penna” de “Il Fatto Quotidiano”, va controcorrente e sul giornale scrive: “A quanto pare è saltato fuori che Cerciello Rega, pur essendo in servizio, si era dimenticato la pistola d’ordinanza in caserma. Più che un eroe, termine di cui in questi anni enfatici si è fatto uso e abuso, mi sembra un incapace“.
Massimo Fini ne ha anche per il collega di Cerciello Rega, Andrea Varriale. Queste le sue parole: “Anche l’altro brigadiere coinvolto, Andrea Varriale, non scherza. Non è stato in grado di portare alcun aiuto al collega in difficoltà perché, come ha dichiarato Francesco Gargaro, comandante provinciale dei Carabinieri di Roma, “sopraffatto e buttato a terra” dal ragazzo americano. Se queste sono le nostre Forze dell’ Ordine stiamo freschi“.