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Caos nel M5S, Grillo pronto a lasciare ma è mistero sulle sue parole: interviene Giuseppe Conte

Il fondatore del Movimento 5 Stelle sarebbe pronto a lasciare, ma è mistero sulle sue parole: interviene anche Giuseppe Conte

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Una nuova voce ha agitato le ultime ore del Movimento 5 Stelle, già alle prese con una difficile campagna elettorale alle porte e con diversi malumori interni e tra gli ex alleati. Il fondatore Beppe Grillo si sarebbe detto pronto a lasciare il M5S: una prospettiva categoricamente smentita da Giuseppe Conte, ma resta il mistero su quanto sta accadendo.

Doppio mandato: Grillo e l’ultimatum a Conte

Secondo quanto riferito da Adnkronos, il Garante del Movimento sarebbe arrivato a dare un aut aut al presidente Giuseppe Conte. Beppe Grillo avrebbe minacciato di lasciare il M5S se dovesse decadere anche la regola aurea sul doppio mandato, che consentirebbe così ad alcuni storici parlamentari di ricandidarsi per le imminenti elezioni politiche del 25 settembre.

Nelle scorse ore, Conte ha parlato in questi termini della questione: “Non è un diktat, ma lo spirito della regola sarà in ogni caso salvaguardato”. Parole che, secondo la fonte, avrebbero spinto Grillo all’ultimatum.

Giuseppe Conte e Beppe Grillo

“Se deroghi al secondo mandato dovrai fare a meno di me, lascio il Movimento 5 Stelle” la frase riportata dall’agenzia di stampa che sta causando un nuovo – ennesimo – terremoto nel M5S.

Conte interviene e smentisce tutto

Il rumor ha colpito nel segno e dai vertici del M5S è arrivata subito una risposta decisa e piccata. Tramite una nota diffusa da Ansa, Giuseppe Conte ha fatto sapere che “Tra me e Beppe Grillo non c’è stata nessuna telefonata ieri sera e quindi nessun aut aut”.

Per questo motivo, il leader del Movimento ha smentito “categoricamente tutte le indiscrezioni in merito”. Invoca quindi unità per la grande battaglia all’orizzonte, quelle elezioni da strappare dalle quasi sicure mani del Centrodestra.

Nelle prossime ore, il M5S dovrebbe sciogliere diversi nodi fondamentali in vista della campagna elettorale, tra cui anche quella del doppio mandato ed eventuali micro-deroghe per 4-5 fedelissimi.

In corso il vertice di Centrodestra

Spaziando sul fronte politico, è iniziato intanto l’atteso vertice tra i leader di Centrodestra: presenti Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e i vari vice dei rispettivi partiti (i big Ignazio La Russa, Antonio Tajani, Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli), oltre a Maurizio Lupi e Antonio De Poli per i centristi.

Sul tavolo, c’è la decisione da prendere sulla regola del “chi ha più voti esprime il premier”, che sondaggi alla mano spingerebbe Giorgia Meloni verso Palazzo Chigi. Forza Italia, però, non gradirebbe l’opzione e spinge per soluzioni diverse: per Berlusconi, infatti, la Meloni “spaventerebbe” gli elettori.

Un tema divisivo che potrebbe intaccare la solidità di un Centrodestra di nuovo riunito dopo l’esperienza del Governo Draghi e gli scontri durante l’elezione del Presidente della Repubblica.

 

Fonte foto: ANSA

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