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Canone televisivo in Italia, la proposta della Lega nel braccio di ferro con Forza Italia per il taglio

Canone Rai, taglio e aumento della pubblicità: la Lega continua a sponsorizzare la sua proposta

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Continua il braccio di ferro all’interno della maggioranza di governo sul tema relativo al canone televisivo in Italia. Nelle scorse ore, sulla vicenda, che ha visto il centrodestra spaccarsi in commissione Bilancio al Senato, si è pronunciato il senatore della Lega e membro della Commissione di Vigilanza Rai Giorgio Maria Bergesio. Il parlamentare ha spiegato che la proposta avanzata dal suo partito continuerà ad essere portata avanti e che è opportuno ragionare anche sul discorso inerente alla pubblicità.

Canone Rai? “Forme alternative di entrate”. Il discorso sulla pubblicità

Bergesio, raggiunto da LaPresse, ha spiegato che sulla governance della Rai si deve fare un ragionamento a lungo termine “perché è corretto avere delle risorse certe, ma le risorse certe non devono gravare sempre sui cittadini”.

Il senatore ha così aggiunto che esistono forme alternative, probabilmente anche di entrate, “come il discorso del tetto pubblicitario, che potrebbero aiutare a ridurre il canone man mano” e, dall’altra parte, potrebbero garantire risorse sicure all’azienda.

Taglio canone Rai, cosa succede ora: Lega aperta al confronto

A Bergesio è poi stato chiesto se c’è l’intenzione di proseguire con la proposta di legge presentata alla Camera dal leghista Stefano Candiani. Tale pdl ha il fine di far crescere di un punto percentuale la pubblicità della Rai, con un taglio annuale del canone del 20%.

Il senatore Bergesio ha risposto che c’è la volontà di portare avanti la proposta, spiegando che la Lega rimane aperta al confronto, a patto che “lo spirito è quello di dare comunque la possibilità alla Rai di lavorare bene con delle risorse che possono arrivare anche e soprattutto dalla pubblicità rispetto a quello che si sta facendo negli ultimi anni”.

Bergesio (Lega): “Chi ha votato contro si assumerà la responsabilità”

Il membro della Commissione di Vigilanza Rai ha inoltre ricordato che se si taglia il canone di 20 euro, essendoci 20 milioni di utenti, sono 400 i milioni di euro che risparmierebbero i cittadini.

Forza Italia, però, si è messa di traverso, votando (assieme alle opposizioni) contro la proposta leghista in commissione Bilancio al Senato e facendo andare sotto il centrodestra.

“Il voto contrario di Forza Italia – ha commentato Bergesio – non ha permesso il passaggio di questo emendamento. Non ne facciamo sicuramente una tragedia dal punto di vista politico, la coalizione è compatta, ragioniamo su tutti i temi che riguardano la legge di bilancio, però questa è la nostra offerta ai cittadini”.

Bergesio ha poi alzato un poco i toni, affermando che “chi ha deciso di votare contro se ne assume la responsabilità”, ricordando che il l’emendamento su cui si è spaccato il centrodestra aveva anche il parere positivo del governo guidato da Giorgia Meloni.

Fonte foto: ANSA

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