Campania verso lockdown di 30-40 giorni: "A un passo da tragedia"
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha preannunciato nuove misure per contrastare la diffusione del coronavirus
La Regione Campania potrebbe presto tornare in lockdown. A darne l’annuncio è stato il governatore Vincenzo De Luca, che ha anche chiesto al governo di adottare il lockdown su scala nazionale. Queste le parole di De Luca riportate da ‘Ansa’: “La Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo. I dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti)”.
Secondo lo stesso governatore della Campania, è anche “indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale”.
Ancora De Luca: “Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”.
In diretta ‘Facebook’, il presidente della Regione Campania ha anche detto: “Procederemo nella direzione della chiusura di tutto, per i dati dei contagi che abbiamo non basta l’ordinanza che entra in vigore oggi. Dobbiamo chiudere tutto e dobbiamo decidere oggi, non domani. Siamo a un passo dalla tragedia“.
De Luca ha dichiarato: “Dobbiamo chiudere per un mese, 40 giorni e poi si vedrà. Senza soluzioni drastiche non possiamo reggere. Non voglio vedere la fila dei camion con le bare. L’unico obiettivo deve essere salvare la vita delle famiglie, tutto il resto ora non conta nulla”.
L’attacco di De Luca sulle scuole
Il governatore della Campania De Luca ha poi sferrato un attacco sulle scuole: “È stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultimo. Di fronte a un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l’unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri”.
Poi ha spiegato: “Con questi dati le scuole non si aprono. Domani si deciderà dopo una valutazione con l’unità di crisi. Nella popolazione generale c’è stato un aumento di 3 volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l’aumento è stato di 9 volte. Siamo passati nella fascia 0-5 anni da 88 positivi prima del 24 settembre a 402 positivi a dopo l’apertura; nella fascia tra 6 ai 10 anni prima 57 contagi, dopo l’apertura 476 contagi; nella fascia 11-14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi; nella fascia 15-18, prima dell’apertura 82 contagi e dopo 558 contagi. Quale genitore degno di questo nome manderebbe i figli a scuola con queste cifre?”.
Campania, nuovo record di positivi al coronavirus
Vincenzo De Luca, sempre in diretta ‘Facebook’, ha annunciato che sono 2280 i nuovi positivi in Campania, su 15800 tamponi effettuati. Si tratta di un numero record, mai raggiunto prima. La rilevazione di giovedì era di 1.541 casi. La percentuale dei contagi sui tamponi eseguiti è salita dal 12.8 al 14.5%.
Secondo il governatore, la situazione dei posti letto in Campania è “pesante”.
Ancora De Luca: “La programmazione ci consente ancora di reggere, ma con questi numeri non c’è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l’onda d’urto. Oggi reggiamo grazie al sacrificio di migliaia di medici e personale sanitario ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate”.
Campania, De Luca: “Nel governo un improbabile ministro sciacallo”
“Nel governo ci sono persone perbene, con le quali continueremo a collaborare, ma anche tangheri e sciacalli. C’è anche un improbabile ministro sciacallo”, ha tuonato il governatore della Campania, sempre su Facebook.
“Ringrazio il ministro Speranza – ha proseguito – che collabora e capisce cosa è la Campania, il ministro dell’Interno, il capo della Polizia che hanno corrisposto alla domanda di invio di forze dell’ordine. Ieri ho avuto un colloquio cordiale con il ministro Patuanelli sulla metanizzazione del Cilento”. “Mi verrebbe da dire affrontiamo questa situazione da uomini, espressione che non si usa più, di sicuro non la userò per un ministro…”, ha concluso De Luca.