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Camorra colpita a Napoli, 31 arresti nel clan De Luca–Bossa–Casella–Minichini-Rinaldi-Reale e blitz al Conocal

Una vasta operazione di Carabinieri e Polizia di Stato ha preso il via nelle prime ore del mattino di martedì 3 ottobre nella città di Napoli

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

A Napoli, nelle prime ore del mattino di martedì 3 ottobre, ha preso il via una vasta operazione di Carabinieri e Polizia di Stato.

La maxi operazione

La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, in particolare i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, delle Sezioni Investigative del Servizio Centrale Operativo (S.I.S.C.O.), dei Commissariati di P.S. “Ponticelli” e “Poggioreale” ed i militari dei Nuclei Investigativi dei Carabinieri di Napoli e Torre Annunziata, hanno dato vita a una maxi operazione che ha dato seguito a un’ordinanza restrittiva, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

La maxi operazione ha riguardato 31 persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e di numerosi episodi di detenzione illecita, tutti aggravati dal mafioso.

Gli indagati, come si legge in una nota della Polizia di Stato, risultano legati, a vario titolo, al cartello criminale camorristico denominato De Luca-Bossa-Casella-Minichini-Rinaldi-Reale attivo nella zona orientale di Napoli.

Il provvedimento ha disposto per 24 persone la custodia cautelare in carcere e per 7 gli arresti domiciliari.

Le indagini

L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, avviata nell’aprile del 2016 in seguito ad un sequestro di sostanza stupefacente e di alcuni manoscritti presso una delle abitazioni in cui veniva gestita l’attività illecita del gruppo criminale, è stata poi ampliata nel tempo raccogliendo importanti elementi probatori sull’associazione in questione.

Un secondo segmento di attività, avviato nel settembre del 2020 a seguito di alcuni atti intimidatori nei confronti di cittadini del quartiere Ponticelli, a cui venivano richieste somme di denaro in cambio del mantenimento o dell’ottenimento di alloggi popolari, ha permesso di documentare l’attuale permanenza del clan e delle relative attività illecite.

L’attività costituisce il seguito, relativo alla materia degli stupefacenti, a un primo segmento già eseguito il 28 novembre del 2022, in occasione di un’operazione di Polizia Giudiziaria svolta nei confronti di 66 destinatari ritenuti gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi. Anche in questa prima tranche gli indagati erano risultati legati, a vario titolo, al citato cartello criminale camorristico De Luca-Bossa-Casella-Minichini-Rinaldi-Reale.

La Polizia ha tenuto a chiarire che il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della misura cautelare sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Le perquisizioni

In precedenza, il Comando Generale dei Carabinieri aveva reso noto che contestualmente, sempre nelle prime ore del mattino di martedì 3 ottobre, l’Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno avviato alcune perquisizioni d’iniziativa nel quartiere Ponticelli di Napoli in modalità ‘alto impatto’, con particolare riguardo al complesso di edilizia popolare comunemente noto come Conocal.

Fonte foto: iStock - abile

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