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POLITICA ESTERA

Bufera sulla Cop28 e Al Jaber, le parole del presidente del summit: "Senza petrolio torniamo nelle caverne"

Diffuso un audio nel quale il presidente della Cop28 in corso a Dubai, Sultan Al Jaber, difende i combustibili fossili: scoppia la polemica

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Bufera sulla Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si tiene all’Expo City di Dubai, sotto la presidenza degli Emirati Arabi Uniti, fino al 12 dicembre 2023. Le polemiche sono sorte a seguito di un audio del presidente della Cop28, Sultan Al Jaber, nel quale difende i combustibili fossili.

Guterres contro il leader del summit

Nell’audio circolato domenica 3 dicembre Sultan Al Jaber, presidente della conferenza a capo della delegazione degli Emirati Arabi, afferma che con l’eliminazione dei combustibili fossili – uno degli obiettivi del summit – si tornerebbe “all’era delle caverne”.

Parole che hanno gettato un’ombra su tutto il summit con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha parlato di “affermazioni gravissime e assolutamente preoccupanti, sull’orlo del negazionismo climatico“.

Nel corso della giornata, riporta l’agenzia Ansa, è andata sempre più allungandosi la lista degli scienziati e delle personalità che hanno chiesto esplicitamente le dimissioni di Al Jaber.

Le parole del capo delegazione degli Emirati Arabi

A diffondere l’audio, rubato nel corso di una sessione dei lavori, riferisce sempre l’Ansa, è stato un consorzio di giornalisti investigativi, Climate Reporting.

“Nessuna scienza dimostra che un’uscita dai combustibili fossili é necessaria per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi sopra i livelli pre-industriali”, ha sostenuto Al Jaber.

A sinistra, nella foto, Sultan Ahmed Al Jaber, durante i lavori del summit sul clima a Dubai

Quest’ultimo ha poi aggiunto che seguire la strada dello stop al carbone, al petrolio e al gas naturale ostacolerebbe il cammino verso uno sviluppo realmente sostenibile: “A meno che – ha aggiunto – qualcuno non voglia riportare il mondo indietro all’era delle caverne“.

Chi è Sultan Al Jaber

Sultan al-Jaber è il controverso presidente della Cop28. È un ingegnere, uomo d’affari e politico degli Emirati Arabi Uniti.

In qualità di presidente della Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), Sultan al-Jaber è a capo di un’azienda che nel 2021 ha pompato 2,7 milioni di barili di petrolio al giorno, con l’intenzione di raddoppiarli entro il 2027.

Jaber ha smentito un articolo della Bbc secondo il quale intendeva sfruttare la presidenza della Cop come opportunità per concludere accordi su petrolio e gas con 15 Paesi.

Come riporta la stessa Bbc, l’attivista per il clima, Greta Thunberg, ha descritto la sua nomina alla presidenza del summit come “completamente ridicola” e ha affermato che mette in discussione l’intero processo climatico delle Nazioni Unite.

Più di 130 legislatori degli Stati Uniti e dell’Unione Europea hanno scritto alle Nazioni Unite chiedendo la sua rimozione.

Fonte foto: ANSA

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