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CRONACA ESTERA

Bruciano pagine del Corano in Svezia davanti al Parlamento, manifestazione autorizzata dalla polizia

In Svezia, dopo l'ok della polizia, sono state bruciate pagine del Corano davanti al Parlamento

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

La polizia svedese, lunedì 31 luglio, ha concesso un permesso per una protesta davanti al Parlamento in cui gli organizzatori hanno bruciato pagine del Corano. Lo riferiscono i media locali.

Najem: “Brucerò il Corano molte volte, deve essere bandito”

I manifestanti hanno detto ai media che vogliono che il libro sacro musulmano sia messo al bando in Svezia. “Lo brucerò molte volte, finché non sarà bandito”, ha dichiarato al quotidiano Expressen l’organizzatore Salwan Najem.

Najem si era unito al rifugiato iracheno Salwan Momika in due precedenti proteste di questo tipo a Stoccolma, davanti alla moschea principale della città e successivamente davanti all’ambasciata irachena.

Corano preso a calci

La protesta è andata in scena, secondo quanto concesso dalla polizia, nel pomeriggio. Come anticipato sono state bruciate pagine del Corano dopo che il testo è stato preso a calci.

La Svezia ha in questo momento relazioni diplomatiche tese con diverse nazioni del Medio Oriente a causa delle precedenti proteste che hanno ospitato profanazioni del Corano.

I precedenti

Momika, un rifugiato iracheno di 37 anni, aveva dato fuoco alle pagine del libro sacro musulmano fuori alla Grande Moschea di Stoccolma il primo giorno della festività islamica di Eid al-Adha. Il suo gesto aveva lo scopo – disse – di allertare la società svedese sul “pericolo di questo libro”.

Il 20 luglio scorso ha poi calpestato e strappato una copia del Corano davanti all’ambasciata irachena a Stoccolma. Condannati da Al-Azhar, una delle più prestigiose istituzioni dell’Islam sunnita con sede in Egitto, questi atti hanno sollevato un’ondata di indignazione e proteste in Medio Oriente.

Fonte foto: ANSA

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