Covid, Briatore si sfoga: "Attacco alla Sardegna usando i ricchi"
Flavio Briatore ha raccontato dell'esperienza con il coronavirus e delle implicazioni politiche dell'epidemia e delle decisioni del Governo
Flavio Briatore ha spiegato di stare “bene. Ho appena fatto quasi cinque chilometri di camminata. Sono a Monaco, ho ripreso il lavoro normale di prima“, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Riguardo la sue condizioni di salute, ha spiegato che “l’anno scorso, con la polmonite, ero stato molto peggio di adesso. Ora, a parte la prostatite per cui ero entrato in ospedale, ho avuto solo due giorni di febbre a 38°. Ma so che non va a tutti così”.
“Il problema” della quarantena a casa dell’amica Daniela Santanchè “è stato far passare le ore da solo. Leggevo i giornali, telefonavo, guardavo la tv. Sono state brutte la solitudine e l’impossibilità di vedere mio figlio“, ha raccontato l’imprenditore del Billionaire.
“Non è che avessi paura dato che non mi sentivo così male, ma il contagio mi ha sorpreso: avevo lasciato la Sardegna il 18, fatto un test negativo il 19, e il tampone era giusto di prassi per il ricovero. Però io, nella vita, ho passato molto tempo fra operazioni e ospedali, e credo al destino. Il momento arriva oppure no. Mi sono detto che ero al San Raffaele di Milano, un centro di eccellenza, con medici e infermieri fantastici che ti danno la sensazione di sapere cosa fanno. Mi sono messo tranquillo e quello che mi davano prendevo“, ha continuato.
Flavio Briatore è stato annoverato tra i negazionisti del coronavirus, ma ha spiegato di aver solo “dato ragione al dottor Alberto Zangrillo quando diceva che il virus era clinicamente inesistente, non che non esistesse più in assoluto. Avevo detto che oggi i medici conoscono e trattano meglio il Covid. Poi l’ho preso e ne ho avuto conferma. Non ho mai detto di non stare attenti, ma solo che non si può fermare il Paese“.
“Su un tema delicato come la salute, avremmo bisogno di esperti che dicano la stessa cosa, non che è vero il giallo, il blu, il verde”, ha dichiarato al Corriere della Sera, per poi parlare delle condizioni di salute dei dipendenti del Billionaire. Stanno “tutti bene, l’80% era asintomatico, e il ragazzo con un problema polmonare più grave sta uscendo dalla terapia intensiva”.
“Abbiamo mille dipendenti nel mondo. Io che colpa ho e loro che colpa hanno se lavoriamo? Devo licenziare mille persone? A Montecarlo, a Londra, siamo stati sempre aperti. Mi devo scusare perché do lavoro? Mi sembra una follia”, ha spiegato Flavio Briatore.
“I nostri manager hanno concordato la capienza con le autorità e i contagi ci sono stati in tutte le discoteche, in Sardegna, in Emilia, Toscana, Puglia”. E poi “se le discoteche non aprivano, dove andavano i ragazzi? Si sarebbero sfogati in spiaggia e nelle case con la distanza di un centimetro e mezzo”.
I dipendenti positivi “erano 30, non 100 o 120 come ho letto“. Fare un comunicato “sarebbe stato inutile. Il caso Sardegna è stato un attacco mediatico orchestrato politicamente, e il Billionarie è stato strumentalizzato perché conosciuto in tutto il mondo. Il messaggio era che qui tutti avevano il virus e in Emilia Romagna no. Solo le discoteche di destra avevano il coronavirus, quelle di sinistra no“.
L’imprenditore ha usato le stesse parole del governatore Christian Solinas riferendosi alla grande attenzione riservata dai media ai contagi in Sardegna, spiegando al Corriere della Sera che “è stato un attacco a un governatore di destra, usando la Costa Smeralda dove vanno i ricchi e usando Flavio Briatore. Invece Christian Solinas aveva un’isola Covid free, ha chiesto il test di negatività per chi entrava e non gliel’hanno concesso”.
Per il ministro Francesco Boccia “le regole hanno funzionato ovunque tranne che in Sardegna. L’isola ha avuto 10 milioni di turisti e 1.300 positivi e mediaticamente è apparsa come il focolaio dei focolai, ma il cornavirus è arrivato quando sono sbarcati i ragazzi da Ibiza e dalla Grecia senza controlli”, ha dichiarato ancora l’impresario.
“Ci siamo dimenticati dei problemi reali“, ha spiegato Flavio Briatore. “Bisogna usare mascherine eccetera, ma dobbiamo far ripartire l’economia. I bollettini andrebbero dati una volta a settimana, darli ogni giorno spaventa e distrae da disoccupazione, povertà, ritardi nell’erogazione dei sussidi e incapacità del Governo. La gente aspetta ancora la cassa integrazione di aprile e maggio, io invece ho avuto il Covid e sono in ufficio a lavorare“.
“In Francia, hanno ridotto la quarantena a sette giorni e qui a Monaco vedo che sta funzionando. In Italia, la discussione se ridurre la quarantena da 14 a 10 giorni mi sembra una buona idea”, dato che “abbiamo il Pil in picchiata. Se non riprendiamo a produrre, se non c’è una visione politica a vent’anni, se non si investe su ricerca e sviluppo ma solo sull’assistenzialismo, qualcosa dovremo fare”.
Sull’odio social scatenato dal suo ricovero, Flavio Briatore ha sottolineato nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera che “hanno parlato pure di ‘giustizia divina‘. Ai poveracci non bisogna neanche rispondere, io non auguro una malattia al mio peggior nemico. Infierire su uno in difficoltà è di sinistra? Vedo invidia, rancore e persone che non andranno lontane a governare”. Riguardo le parole di Vincenzo De Luca, che parlava della ‘prostatite nei poloni’ di Flavio Briatore, ha risposto: “Lui la prostatite ce l’ha più alta che nei polmoni. 50 centimetri più su“.