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Bonus Tari in arrivo, chi ha diritto allo sconto sulla tassa sui rifiuti e a quanto ammonta: come richiederlo

Arriva un aiuto per le famiglie in difficoltà pari al 25% della Tari: l'agevolazione sui rifiuti è per i nuclei con Isee fino a 9.530 euro, o 20mila con almeno quattro figli a carico

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Giulia Bassi

GIORNALISTA

Laureata in Storia Contemporanea e specializzata in Editoria e Giornalismo alla Statale di Milano, ha frequentato un master in Giornalismo d'Inchiesta a Roma. Giornalista professionista dal 2016, si occupa di attualità. Ha realizzato due reportage in Iraq su donne ed ex calciatori.

In arrivo un sostegno contro il caro bolletta, finalizzato alle famiglie in difficoltà economica, sugli importi pagati per la raccolta dei rifiuti urbani. Dopo 5 anni si è sbloccato il bonus rifiuti: un aiuto pari al 25% della Tari o della tariffa corrispettiva. Introdotta nel 2019 con un decreto fiscale, l’agevolazione guarda alle famiglie in condizioni di disagio economico.

In arrivo il Bonus Tari

Si è dunque sbloccata una norma che era prevista cinque anni fa e che ora attende solo l’approvazione del regolamento per la messa a terra dell’Arera, l’Authority competente non solo per il settore energetico ma anche per quello dei servizi di rifiuti.

Il bonus rifiuti è contenuto in un Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale e “individua i principi e i criteri per la definizione delle modalità applicative”.

Il bonus rifiuti sarà riconosciuta ai nuclei familiari con Isee fino a 9.530 euro

Lo sconto, focalizzato sulle famiglie più povere alle quali era già stato confermato il bonus sociale sulle bollette, si sommerà, appunto, al bonus gas appena varato dal governo. L’aiuto in questo caso è pari al 25% della Tari o della tariffa corrispettiva, e vuole essere un sostegno per chi non arriva alla fine del mese.

Quanto pagano le famiglie italiane per la Tari

Gli ultimi dati disponibili hanno calcolato che in media una famiglia ha pagato 329 euro l’anno per la Tari, il 2,6% in più dell’anno precedente.

Ma ci sono punte che sfiorano i 600 euro in alcune città del Sud che contrastano con un minimo di circa 200 euro in diversi centri del Nord.

A quanto ammonta lo sconto e chi ne ha diritto

In pratica, quindi, lo sconto potrebbe variare tra i 50 e i 150 euro. Sarà però necessario attendere le istruzioni operative: introdotta nel 2019 con un decreto fiscale, l’agevolazione, come detto, guarda alle famiglie in condizioni di disagio economico.

La riduzione del 25% della Tari (o della tariffa corrispettiva per il servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani altrimenti dovuta), sarà riconosciuta ai nuclei familiari con Isee fino a 9.530 euro, tetto elevato a 20mila con almeno quattro figli a carico.

L’entrate in vigore del decreto del presidente del Consiglio dei ministri è prevista per il 28 marzo, poi servirà qualche mese per le norme attuative. Il decreto stabilisce le disposizioni in base a cui l’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) per la messa a terra dell’agevolazione tariffaria “tenuto conto del “principio del recupero dei costi efficienti di esercizio e di investimento”.

Piccola rimodulazione per gli altri cittadini

L’applicazione concreta potrebbe prevedere anche una piccola rimodulazione per gli altri cittadini. E’ previsto infatti che per coprire gli oneri del bonus sociale rifiuti, l’Arera istituisca e aggiorni con propri provvedimenti, entro luglio, una apposita componente perequativa, applicata alla generalità dell’utenza, domestica e non domestica, che alimenta un conto gestito dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali.

“Nell’ambito dell’aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione”, l’Arera “può prevedere l’introduzione di meccanismi di gradualità, per un periodo di dodici mesi, nell’applicazione delle agevolazioni tariffarie”.

Fonte foto: 123RF

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