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Bolletta da 18mila euro alla storica gelateria Fassi, il titolare: “così polverizzano ogni speranza"

Duro sfogo social del proprietario della storica gelateria Fassi di Roma dopo una bolletta estremamente salata: “è un insulto al nostro lavoro”

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Sale la preoccupazione tra i commercianti in vista dell’inverno. Con i prezzi di luce e gas in costante aumento sono in molti a chiedersi come affrontare i rincari.

E per molti che sentono la paura, tanti altri la stanno già vivendo con l’arrivo delle prime stangate. Come quella da quasi ventimila euro arrivata a una nota gelateria romana.

La bolletta di Fassi

Fassi è forse la più conosciuta gelateria romana, aperta nel 1880 e spostatasi in via Principe Eugenio nel 1928, nel rinomato Palazzo del Freddo.


Il post su Facebook di Andrea Fassi

Con Andrea Fassi, l’attuale titolare, si è arrivati alla quinta generazione di gelatai di famiglia. Che però rischia di essere l’ultima, a causa del caro bollette.

Un calcolo salatissimo, ben diciottomila euro di consumo fatturati nel solo mese di luglio. Difficile da immaginare anche nella peggiore delle previsioni.

Lo sfogo social di Andrea Fassi

Così Andrea Fassi si è sfogato con un duro post pubblicato su Facebook e diventato in poco tempo virale.

“Questa bolletta è un insulto a tutto quello che ho fatto fino ad ora – ha scritto il proprietario – è l’esempio limpido del venir meno di un patto fondamentale tra stato e imprese, violenta i miei limiti, il mio ego, la mia onestà, i ragazzi che lavorano con me”.

Una batosta anche ai sogni, perché questa bolletta “polverizza la speranza, inaridisce i desideri. È una goccia densa di tutto quanto ci sia di sbagliato al mondo oggi, della direzione storta di questo presente”.

Novemila coppette per pagare la bolletta

Nonostante ciò, Andrea Fassi cerca di non perdersi d’animo e di trovare soluzioni al problema: “novemila coppette da due euro al mese solo per pagare la corrente, o forse diventerò un influencer su Tik Tok per non pensarci”.

Un pensiero che, in modo simile, hanno sicuramente fatto molti titolari di attività romane (e non solo).

Ma, scherzi a parte, resta la sensazione di sconfitta di una persona che però non è intenzionata a mollare: “Per ora reggo, è solo l’ansia che sale, ma non vi mollo, sia mai lasci spazio al gelato all’amatriciana o al sorbetto di funghi porcini o, peggio ancora, a quelle poltiglie scolorite e gonfie”.

Fonte foto: ANSA

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