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Bimba scomparsa a Firenze dall'Astor, risse e illegalità nell'ex hotel occupato al centro delle cronache

L'albergo chiuso dal 2020 è stato occupato nel settembre del 2022 da una settantina di persone, in un contesto di forte degrado sociale

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Cinquantasette alloggi occupati abusivamente da un centinaio di persone in un contesto di disagio sociale a forte rischio. La situazione dell’ex hotel Astor, di Firenze, da dove è scomparsa Catalyna Alvarez, è stata in più occasioni posta all’attenzione delle autorità. I proprietari hanno chiesto diverse volte lo sgombero dell’edificio finito al centro delle cronache locali per le maxi risse e aggressioni.

La scomparsa di Cata

“Tutte le ipotesi sono aperte, compreso il rapimento da parte di adulti o l’allontanamento” ha spiegato il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, a capo delle indagini su Cata, la bambina di 5 anni di cui non si hanno più notizie dal pomeriggio di sabato 10 giugno.

Carabinieri durante le operazioni di ricerca della bambina di 5 anni scomparsa nell’ex hotel Astor di Firenze

Quando è scomparsa la piccola di origini peruviane stava giovando in uno dei cortili interni dell’ex hotel Astor, dove vive con la famiglia. Come riportato da ‘Adnkronos’, la struttura ricettiva di via Marigliano, nel quartiere nella zona nord di Firenze, è chiusa dal 2020 e nel settembre 2022 è stata occupata da una settantina di persone di diversa nazionalità, tra i quali una trentina di minori.

Le richieste di sgombero

Ad oggi sarebbero circa un centinaio le persone che abitano lo stabile, in una condizione di illegalità e instabilità sociale che ha spinto diversi soggetti a chiederne lo sgombero: innanzitutto la proprietà, poi i residenti della zona, fino al sindaco Dario Nardella.

Il primo cittadino di Firenze aveva portato la vicenda sul tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura per chiedere di liberare l’edificio.

In questi mesi non è stato adottato nessun provvedimento né attraverso i servizi sociali del Comune sono state trovate soluzioni per le categorie che hanno più urgenza di una sistemazione, come mamme e bambini.

Gli episodi di violenza

Nel frattempo l’ex hotel Astor è stato al centro di diversi episodi di violenza e degrado. Lo scorso marzo un gruppo di persone ha fatto irruzione nell’edificio per impossessarsi di un alloggio già occupato, scatenando una maxi rissa a colpi di bastoni e bottiglie e anche con la presenza di una scacciacani.

Quattro cittadini peruviani, tra i 20 e i 30 anni, furono denunciati, due dei quali finiti in ospedale per contusioni. Come riportato da ‘Repubblica’, in quell’occasione un 27enne evaso dai domiciliari per reati contro il patrimonio è stato scoperto mentre era nascosto dietro alcuni tubi dell’acqua e arrestato.

A seguito di un’altra lite, a fine maggio una donna era caduta dal secondo piano dell’ex albergo, riportando solo lievi ferite e contusioni.

La situazione fuori controllo nell’edificio occupato è stata portata più volte all’attenzione del Consiglio comunale, in particolare dal gruppo di Fratelli d’Italia, che hanno denunciato la situazione di persistente illegalità.

Fonte foto: ANSA

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