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Bimba morta di caldo in auto a Marcon, dimenticata dal padre: rimasta al sole per ore, aveva un anno

Una bimba di un anno è morta per il caldo dopo essere rimasta chiusa in auto sotto il sole per alcune ore a Marcon (Venezia): dimenticata dal padre

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Tragedia a Marcon (Venezia), dove una bimba di un anno è morta a causa del caldo intenso, dopo essere stata dimenticata in auto dal padre. Immediata la chiamata al 118 al rientro dell’uomo, ma per la piccola non c’è stato nulla da fare. Attivata l’assistenza psicologica per i genitori.

Bimba morta in auto per il caldo a Marcon

Nella giornata di giovedì 18 luglio 2024 una bambina di appena un anno è morta a Marcon, comune facente parte della città metropolitana di Venezia, in Veneto.

Secondo le prime informazioni fin qui raccolte, come riportato anche dall’ANSA, la piccola sarebbe deceduta a causa del troppo caldo, dopo essere rimasta chiusa nell’auto del padre, ferma sotto il sole, per diverse ore.

Marcon (Venezia), il paese nel quale una bimba è morta per il caldo dopo essere stata dimenticata in auto dal padre

L’uomo, una volta tornato nel parcheggio dov’era rimasta l’automobile, si sarebbe subito reso conto di quanto accaduto, chiamando immediatamente i soccorsi.

I soccorsi per la bimba dimenticata dal padre

Sul posto è quindi accorso il personale medico del 118 con un’ambulanza, che ha immediatamente trasportato d’urgenza la piccola al pronto soccorso.

Nonostante i tentativi di rianimazione, non c’è però stato nulla da fare per la bimba, che è quindi deceduta a causa dell’esposizione prolungata a una temperatura troppo elevata (sotto il sole, l’interno dell’auto può anche superare i 50°C).

Gli operatori dell’azienda Ulss3 sono ora impegnati a fornire supporto psicologico ai genitori della piccola. L’azienda sanitaria ha comunque spiegato di non poter dare ulteriori dettagli, proprio per tutelare la famiglia.

I dispositivi anti abbandono

Tragedie simili continuano ad accadere, nonostante dal marzo 2020 in Italia sia obbligatorio utilizzare i dispositivi anti abbandono quando si trasportano in auto bambini di età inferiore ai 4 anni.

Una norma che serve a contrastare il fenomeno noto come “Forgotten Baby Syndrome “ (FBS), o “Sindrome del Bambino Dimenticato”, che secondo alcune stime avrebbe portato alla morte di più di mille bambini negli ultimi trent’anni.

I dispositivi anti abbandono, oltre ad avere una serie di allarmi visivi e sonori, possono anche essere collegati agli smartphone dei genitori. La multa per chi non installa questi dispositivi va da 83 a 333 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti patente.

Fonte foto: 123RF

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