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Bimba morta a Salerno, la nonna si suicida gettandosi sotto a un treno, ma prima confessa: "Fu colpa mia"

Svolta nella vicenda di Chiara, la bimba morta a Salerno nel 2014: la nonna si suicida, ma confessa la sua colpevolezza in una lettera. Potrebbe averla uccisa lei

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

La vicenda della piccola Chiara, la bimba morta a Salerno a soli 2 mesi nell’ormai lontano 2014, si arricchisce di nuovi, terrificanti particolari, dopo 10 anni dalla tragica scomparsa della bimba. La nonna della piccola, Gerarda Picciariello, si è infatti tolta la vita pochi giorni fa, lo scorso 7 agosto, lanciandosi contro ad un treno in corsa. Prima del suicidio, però, la 61enne avrebbe confessato le sue colpe tramite una lettera: sarebbe lei la causa della morte della piccola Chiara, e non la madre, Denise Schiavo.

Bimba morta a Salerno, la confessione della nonna dopo 10 anni

Si è lanciata contro un treno in corsa a Pontecagnano Faiano la 61enne Gerarda Picciariello, nonna della piccola Chiara. Ma, prima di togliersi la vita, la donna ha confessato: non fu sua figlia a causare il decesso della bambina.

Per la morte della bimba di soli 2 mesi, avvenuta all’ospedale di Salerno nel 2014, la madre Denise Schiavo è stata condannata con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

Gerarda Picciariello si è suicidata sui binari nei pressi della stazione di Pontecagnano Faiano

La donna ha ottenuto una condanna a 10 anni di reclusione.

Chiara era nata prematura e questo aveva reso necessaria una lunga degenza in ospedale. Terminata tale degenza, la bambina è stata ricoverata nuovamente. Al momento del ricovero, presentava costole e tempie fratturate, oltre che ecchimosi diffuse.

I medici non riusciranno a salvarla: i genitori decideranno quindi di chiedere alla magistratura delle indagini per far luce sul decesso della loro bambina.

Gerarda Picciariello confessa con una lettera: “Fu colpa mia”

Tuttavia, le indagini fin da subito si concentrarono proprio su Denise Schiavo, madre di Chiara.

Gli accertamenti si concludono con l’accusa nei confronti della Schiavo. La perizia parlava di “sindrome del bimbo scosso”. Per la Procura di Salerno, era stata la madre a causare le lesioni mortali alla bimba, morta a soli due mesi.

Gerarda Picciariello, tuttavia, sembra aver ricordato recentemente un ricordo terribile, che la sua mente aveva rimosso.

In una lettera ai parenti, la 61enne ha confessato un ricordo: sarebbe stata lei, nell’atto di adagiare la piccola Chiara in una carrozzina intera ad un’auto a tre porte, a causare le lesioni alla nipote.

Il contenuto della lettera

La Picciariello, secondo quanto raccontato nella lettera scritta prima di compiere il gesto estremo, avrebbe avuto un malore.

Per questo, mentre cercava di assicurare la bambina alla carrozzina, la piccola Chiara avrebbe urtato violentemente contro la portiera dell’auto.

La lettera, scritta prima del suicidio di Gerarda, verrà analizzata dal Quirinale per accertare l’effettivo ruolo della donna nella morte della bimba di Salerno.

Fonte foto: iStock

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