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Bagarinaggio via Facebook sulle partite del Lecce: vendevano biglietti falsi online in cambio di buoni Amazon

Due soggetti sono stati denunciati per bagarinaggio su Facebook: vendevano biglietti falsi per le partite del Lecce, in cambio di buoni Amazon

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Due individui sono stati denunciati per vendita di biglietti falsi delle partite di calcio del Lecce su Facebook., dove avevano messo in piedi una attività fraudolenta di bagarinaggio online.  La guardia di finanza salentina ha individuato la frode durante le partite del campionato di Serie A, scoprendo irregolarità nei biglietti e codici QR. In collaborazione con il club e l’azienda di biglietteria elettronica, è stata svelata la truffa orchestrata dai due soggetti, che usavano account falsi su Facebook Marketplace, ricevendo pagamenti tramite buoni regalo Amazon per evitare tracciabilità.

Bagarinaggio sulle partite del Lecce via Facebook

Il sistema ideato dai due soggetti denunciati era ben congegnato ed efficace. I finanzieri di Lette, impegnati nella lotta al bagarinaggio digitale, hanno individuato irregolarità nei ticket durante le partite casalinghe della squadra di Serie A.

Durante i controlli, in particolare, è emerso che alcuni spettatori erano stati bloccati all’ingresso dello stadio Via del Mare di Lecce, poiché i lettori ottici non riuscivano a riconoscere la validità dei tagliandi in loro possesso.


I due denunciati usavano il Marketplace di Facebook per vendere biglietti falsi, in cambio di buoni Amazon non nominali

L’indagine sui biglietti falsi per lo stadio

L’avvio delle indagini, avvenute di concerto con la società calcistica leccese e il fornitore del software di biglietteria elettronica, ha rivelato irregolarità nei biglietti e nei relativi codici QR.

Ciò ha fatto ipotizzare l’esistenza di un sistema di truffa e contraffazione dei titoli, attribuito a un individuo di Lecce e uno di Brindisi, considerati responsabili. Insieme avrebbero creato lo stratagemma, capace di creare una situazione in cui gli acquirenti, inconsapevoli dell’irregolarità della transazione, rischiavano di trovare il botteghino esaurito ed essere esclusi dall’evento sportivo.

La truffa su Facebook Marketplace

Il sistema ideato dai presunti responsabili era basato sull’utilizzo di pseudonimi e sulla creazione di account di posta elettronica ad hoc, al fine di stabilire contatti su Facebook Marketplace. In questo modo venivano offerti biglietti e abbonamenti clonati per le principali partite di Serie A.

Il pagamento avveniva attraverso sistemi atti a nascondere la tracciabilità del denaro, come l’emissione di buoni regalo anonimi su Amazon. Dopo ogni transazione, l’account del venditore veniva disattivato.

Grazie all’apporto del personale informatico delle fiamme gialle, i due soggetti sono stati identificati e segnalati alla Procura per truffa e contraffazione.

Fonte foto: ANSA

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