Attivisti di Ultima Generazione bloccano il Raccordo a Roma in due punti: caos e proteste, traffico collassato
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno bloccato il Raccordo all'altezza dell'uscita Aurelia e a Tiburtina, tra le feroci proteste degli automobilisti
Alcuni attivisti di Ultima Generazione, il collettivo facente parte del movimento internazionale di disobbedienza civile nonviolenta che puntano a ottenere misure di contrasto al collasso ecoclimatico, hanno bloccato il traffico del Grande Raccordo Anulare di Roma, nei pressi dell’uscita 1. Necessario l’intervento della polizia per spostare di peso i militanti e ripristinare il traffico nella zona.
Il blocco del Grande Raccordo Anulare
Nella mattinata di mercoledì 26 aprile alcuni attivisti per il clima di Ultima Generazione, tra i quali anche uno su sedia a rotelle, hanno bloccato il Raccordo all’altezza dell’uscita per l’Aurelia e Tiburtina, come forma di protesta contro le politiche ambientali del governo.
La prima delle manifestazioni è avvenuta intorno alle 8 di mattina fra l’uscita 12 e 13 del GRA, fra Tiburtina e Centrale del Latte, mentre una seconda azione di blocco è stata attuata poche ore dopo, verso le 11, all’altezza dell’uscita Aurelia.
È il terzo boicottaggio in una settimana da parte degli attivisti di Ultima Generazione, che si sono seduti sull’asfalto mostrando grandi striscioni con scritto lo slogan “Non paghiamo il fossile” e “No gas, no carbone”, poi dipinto con bombolette spray sulla carreggiata.
L’intervento della polizia
Il primo dei due blocchi è durato circa mezz’ora, ed è terminato solo quando gli agenti della polizia capitolina hanno portato via di peso i manifestanti, sottraendoli anche alla rabbia degli automobilisti bloccati sul Raccordo.
Scena simile a quella verificatasi con il secondo blocco, con alcuni conducenti che hanno forzato il cordone umano, rischiando anche di investire alcuni degli attivisti.
Anche in questo caso la polizia ha portato via di peso le persone sedute sull’asfalto, che sono poi stati identificati e portati in commissariato, dove verrà probabilmente sporta denunci per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale.
Le proteste per il clima
Ultima Generazione è il collettivo italiano che fa parte del cosiddetto “A22 Network”, un movimento che punta a organizzare “campagne che usano la disobbedienza civile nonviolenta per chiedere ai rispetti governi impegni concreti nel contrastare il collasso ecoclimatico a cui stiamo andando incontro”.
Alcuni degli attivisti che hanno bloccato nella giornata di oggi il GRA hanno anche provato a discutere con gli automobilisti presenti e arrabbiati, tentando di sensibilizzarli sul tema.
“Siamo disperati, non abbiamo altro da fare, ci stanno rubando il futuro e l’acqua, signora non è preoccupata per i suoi figli?”, le parole di uno dei manifestanti verso una delle persone rimaste ferme sul Raccordo.
“È necessario un patto intergenerazionale fra tutte e tutti per fare passare un messaggio chiaro sull’esigenza di un’azione inclusiva e trasversale per risolvere la crisi sociale ed ecologica in atto” ha detto poi un altro manifestante, prima di essere portato via per lasciar passare gli automobilisti inferociti.