Attentato di Tel Aviv, la polizia: attacco premeditato, Parini ucciso sul colpo dall'impatto con l'automobile
La polizia israeliana esclude che l'attentato di Tel Aviv possa essere un incidente, e conferma che Parini è morto sul colpo
Un attacco premeditato. Fonti della polizia israeliana hanno escluso ogni eventualità che l’attacco di Tel Aviv sia stato un incidente stradale. L’autore avrebbe programmato ogni mossa. Novità anche sulla morte di Parini, che sarebbe stato ucciso dall’impatto con l’automobile.
Cosa è successo a Tel Aviv
Nella serata di venerdì 7 aprile, attorno alle ore 21:35 a Tel Aviv, le 20:35 in Italia, un’auto si è lanciata sulla folla nel lungomare della città, frequentatissimo a quell’ora.
Dopo aver investito diverse persone, la vettura si è ribaltata e l’uomo alla guida è stato ucciso da un agente di polizia.
L’autore del gesto è Yousef Abu Jaber, arabo israeliano di 45 anni sposato con cinque figli. La famiglia si è dichiarata scioccata dall’accaduto, dato che l’uomo non aveva dato segni di radicalizzazione.
L’auto ha investito diverse persone, ferendone sette e uccidendo Alessandro Parini, avvocato italiano di 35 anni che si trovava in Israele in vacanza. Le altre persone coinvolte sarebbero già uscite dall’ospedale.
Escluso l’incidente stradale
Fin dai primi momenti dopo l’accaduto fonti di stampa e di polizia hanno bollato l’evento come un attentato terroristico. Teoria supportata dalle grandi tensioni tra palestinesi e Israele che sono emerse nelle ultime settimane.
Successivamente però il profilo dell’attentatore ha messo dubbi sull’effettiva matrice dell’accaduto. Abu Jaber era infatti sposato con figli e non radicalizzato.
La polizia, secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, ha però ribadito che le manovre eseguite dall’attentatore per arrivare al lungomare sono troppo complesse per essere frutto di una perdita di controllo dell’auto.
L’investimento della folla sarebbe quindi stato premeditato, ma si tratterebbe dell’azione di un lupo solitario. Pur festeggiando la notizia infatti, Hamas ha rivendicato la paternità del gesto.
Parini morto sul colpo
Durante le ore successive all’attentato la polizia aveva anche affermato che Abu Jaber aveva tentato di sparare con una pistola dal finestrino dell’auto in corsa.
L’autopsia eseguita sul corpo di Alessandro Parini non ha però riscontrato segni di proiettile. Al contrario il ragazzo sarebbe morto a causa di consistenti ferite alla schiena e alla testa, compatibili con l’impatto della vettura.
Delle persone rimaste ferite, cinque sono state ricoverate in ospedale, ma quattro ne sarebbero già uscite.