AstraZeneca, l'Ue chiede un maxi risarcimento per i ritardi
Iniziata la battaglia legale tra l'Unione Europea e AstraZeneca per i ritardi nelle consegne dei vaccini anti Covid
È approdata in tribunale a Bruxelles la battaglia legale avviata dall’Unione europea nei confronti di AstraZeneca per i suoi ritardi nella consegna dei vaccini contro il Covid. L’Ue chiede un risarcimento da parte dell’azienda farmaceutica anglo-svedese, oltre ad un maxi multa. Lo riferisce la Reuters.
Secondo l’avvocato Me Rafaël Jeffareli, che difende gli interessi dei Paesi membri e della Commissione Ue nel procedimento avviato a Bruxelles, AstraZeneca ha commesso una “manifesta violazione” del contratto per la consegna dei vaccini anti-Covid agli Stati membri della Ue.
Per questo l’Ue chiede un risarcimento di 10 euro a dose per ogni giorno di ritardo e un multa da 10 milioni di euro per AstraZeneca per ogni violazione del contratto che il giudice riuscirà ad accertare.
Il legale di AstraZeneca, Hakim Boularbah, ha replicato che il vaccino richiede un processo “estremamente complesso” e la società non è quindi colpevole.
La battaglia legale ruota attorno all’interpretazione della nozione di “miglior sforzo possibile” per soddisfare gli accordi stabiliti nel contratto. Secondo l’Ue l’azienda non ha compiuto questi sforzi favorendo l’approvvigionamento di vaccini del Regno Unito a scapito dell’Unione.
Per diverse settimane, sottolinea l’avvocato, lo stabilimento olandese della società ha continuato a rifornire mercati diversi dalla Ue. Inoltre l’azienda “non ha nemmeno utilizzato tutti gli strumenti che aveva a disposizione”. Il verdetto è atteso per giugno.
Proprio a causa dei ritardi e delle inadempienze, la Commissione Europea ha deciso di non rinnovare il contratto per la fornitura dei vaccini di AstraZeneca.