Asti, arrestata coppia ritenuta responsabile di oltre 40 furti: come e dove avrebbero agito i presunti ladri
Un uomo e una donna di 39 anni sono finiti in manette in quanto ritenuti autori di 47 furti aggravati in concorso: i fatti contestati
I carabinieri della Compagnia di Villanova d’Asti hanno arrestato una coppia ritenuta responsabile di ben 47 furti nel Nord Italia commessi tra i mesi di agosto e dicembre del 2022. Si tratta di un uomo e una donna di 39 anni residenti a San Damiano d’Asti. Nei loro confronti è scattata una ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di concorso in furto aggravato e continuato.
Gli episodi contestati
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, iniziate la scorsa estate, i due indagati, specializzati nell’effrazione di gettoniere, avrebbero rubato ai danni di apparati automatici self-service di foto-tessere e di quelli per la distribuzione di acqua potabile, le cosiddette “casette dell’acqua”.
Nella maggior parte dei casi i furti si sono verificati in centri commerciali o aree di parcheggio di Comuni isolati, prevalentemente nelle regioni padane. Ma non sono stati risparmiati nemmeno i luoghi di culto: in diverse chiese sono state saccheggiate le cassette e scatole di raccolta delle denaro offerto dai fedeli.
Il presunto modus operandi
Come reso noto dai carabinieri, dagli accertamenti è emerso che la coppia si impadroniva del contante e poi si allontanava subito in altri comuni limitrofi per mettere a segno i colpi successivi.
Il danno per le varie società di erogazione dei servizi colpite sarebbero ingente, come anche i disagi per gli utenti dei distributori finiti fuori uso nel corso della commissione dei reati.
Dove si sono verificati i furti
Gli oltre 40 furti contestati sono avvenuti tra le province di Asti, Torino, Cuneo, Vercelli, Alessandria, Cremona, Piacenza, Varese, Pavia, Verona e Novara.
Adesso gli indagati, che già nel 2021 erano stati denunciati per reati analoghi, si trovano nelle Case circondariali di Alessandria e di Torino, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Come spiegato dai carabinieri, le verifiche proseguono “per acquisire gli elementi idonei a superare l’attuale presunzione di non colpevolezza”.