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Armi nucleari, la Cina amplia il suo arsenale per difendersi dagli Usa in caso di guerra: in ballo c'è Taiwan

In vista di una possibile invasione di Taiwan, la Cina sta aumentando le armi nucleari a sua disposizione per bloccare un intervento americano

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La Cina ha deciso di ampliare il suo arsenale nucleare allo scopo di avere un “deterrente” in caso di guerra contro gli Usa. La notizia è stata rilanciata dal Wall Street Journal, che cita alcune fonti vicine alla vicenda. Secondo la ricostruzione del quotidiano finanziario, la decisione di Pechino sarebbe arrivata dopo aver constatato la cautela degli americani sull’entrata diretta in guerra in Ucraina.

In base a questo ragionamento, avere a disposizione un imponente arsenale nucleare servirebbe a far desistere gli Usa dall’entrare diretta in guerra nel caso in cui la Cina decidesse di invadere Taiwan.

La Cina lavora per potenziare le sue armi nucleari

Pechino avrebbe intensificato i lavori di costruzione di un centinaio di silos missilistici nelle regioni occidentali del Paese. Attualmente Pechino può contare su almeno 350 testate nucleari. Pur essendo la terza potenza nucleare del mondo, la Cina è ancora molto lontana dalle 5.500 testate nucleari americane e dalle 4.500 in possesso della Russia.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la strategia di ampliamento dell’arsenale nucleare sarebbe stata pianificata prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Il comportamento americano nel conflitto ucraino, però, avrebbe rafforzato la tesi delle bombe nucleari come “deterrente” per impedire un coinvolgimento diretto di Washington in un eventuale conflitto.

Armi nucleari, perché la decisione della Cina riguarda Taiwan

Le mire espansionistiche di Pechino su Taiwan non sono un mistero. Nei giorni scorsi il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha messo in guardia gli Usa dal sostenere troppo apertamente Taiwan.

Parole rivolte a Janet Yellen, segretario del Tesoro Usa, che aveva minacciato la Cina di sanzioni in caso di invasione armata dell’isola. Pechino rivendica Taiwan come parte della Repubblica Popolare, ma da sempre la piccola isola cerca di difendere la propria autonomia.

L’interno di una base militare dell’esercito di Taiwan

Armi nucleari, Cina a muso duro contro le “ingerenze” Usa

La visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan, in programma per il 10 aprile, è diventata un caso diplomatico tra Pechino e Washington. Secondo le ultime notizie, il viaggio potrebbe saltare a causa della positività al Covid-19 di Nancy Pelosi.

Ma le minacce del portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian sono suonate perentorie: “Se la speaker della Camera dei rappresentanti visiterà Taipei, la Cina adotterà misure risolute ed energiche per difendere fermamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale e gli Stati Uniti dovranno essere pienamente responsabili di tutte le conseguenze”.

Inoltre, Pechino aveva protestato contro la possibile vendita di armi a Taiwan da parte degli americani. Il Congresso Usa ha approvato una spesa di 95 milioni di dollari da destinare proprio alle forniture militari per Taiwan. Inoltre, secondo l’artista cinese Ai Weiwei, per la Cina l’invasione russa dell’Ucraina sarebbe una sorta di laboratorio per testare la reazione dei Paesi occidentali in caso di azione militare contro Taiwan.

Fonte foto: ANSA

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