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Allarme peste suina in Italia con 24 focolai, ministero della Salute: "Situazione complessa, preoccupati"

Cresce l'allarme per la peste suina: 24 focolai individuati tra Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna. La risposta del ministero della Salute

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

In Italia sono stati individuati almeno 24 focolai di peste suina, ma dal ministero della Salute arrivano le rassicurazioni. Le categorie più preoccupate, inevitabilmente, sono quelle delle associazioni e degli allevatori specialmente in PiemonteLombardia ed Emilia Romagna, dove si registrano i numeri più preoccupanti.

24 focolai di peste suina africana in Italia

In Italia sono stati individuati 24 focolari di peste suina, in prevalenza nel settentrione. Le zone più colpite sono la Lombardia con ben 18 focolai, il Piemonte con 5 aree interessate e l’Emilia Romagna, con un solo focolaio.

Il fenomeno sta preoccupando le associazioni e gli allevatori.

In Italia è allarme peste suina: 24 focolai tra Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna stanno preoccupando allevatori e associazioni

Come riporta Il Fatto Quotidiano, l’allarme è stato lanciato da Coldiretti Piemonte a seguito delle infezioni riscontrate in alcuni allevamenti di Novara.

Bruno Mecca Cici, vicepresidente di Coldiretti Piemonte, riferisce ai giornalisti:

La carne del Piemonte serve per i prosciutti Dop San Daniele e di Parma che esportiamo in tutto il mondo. La sicurezza alimentare di questi prodotti va sempre garantita e tutelata, non possiamo far sì che un comparto che copre il 5% del Pil nazionale venga messo a repentaglio per un virus portato da cinghiali, bene indisponibile dello Stato.

La risposta del ministero della Salute

Come riporta Tgcom24, la risposta del ministero della Salute arriva dalle parole del commissario straordinario alla peste suina Giovanni Filippini, che in primo luogo consiglia di “essere prudenti“.

Filippini dichiara che “la situazione è complessa, ma “definirla drammatica è esagerato“. Piuttosto, la situazione è “legata a un’ondata epidemica” e per questo ha dichiarato di non voler firmare ulteriori ordinanze nell’attesa “dei risultati che le misure dovrebbero portare una volta applicate negli allevamenti dei territori inseriti nelle zone di restrizione”.

Cos’è la peste suina

La peste suina è l’infezione dal virus Asfaviridae che non è trasmissibile all’essere umano. Diretta conseguenza dell’infezione è l’ingente perdita economica, dal momento che il virus colpisce gli allevamenti ed è dotato di una forte carica virale.

Il contagio avviene sia tramite il contatto diretto sia tramite contatto indiretto tra l’animale infetto e quello sano, che può ricevere il virus sia ingerendo alimenti contaminati sia entrando in contatto con attrezzature e altri oggetti contaminati. Al momento non esiste un vaccino, e l’animale colpito dalla peste suina può manifestare inappetenzafebbredebolezza e anche emorragie.

Fonte foto: ANSA

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