Peste suina africana, individuato l'allevamento zero a Vernate vicino Milano: è allarme in tutta la Lombardia
L'individuazione dell'allevamento zero della peste suina africana a Vernate segna un punto critico nella lotta contro l'epidemia in Lombardia
L’individuazione dell’allevamento zero della peste suina africana (Psa) in Lombardia segna un punto critico nella lotta contro l’epidemia che sta minacciando gravemente il settore suinicolo della regione. Secondo Mario Chiari, direttore generale welfare di Regione Lombardia e sub commissario per la Psa, il focolaio iniziale, che ha innescato la diffusione del virus, è stato individuato nell’allevamento di Vernate, nel milanese.
- Peste suina, trovato l'allevamento zero
- Carcasse di suini infetti a Vernate
- I focolai attivi in Lombardia
Peste suina, trovato l’allevamento zero
Come riporta Il Giorno, sebbene sia stato ufficialmente classificato come il quarto focolaio, Chiari ha rivelato che potrebbe essere stato il primo a essere effettivamente contagiato. La situazione è allarmante, con il virus che si è rapidamente diffuso tra Milano, Pavia e Lodi.
La sottovalutazione delle misure di biosicurezza e i gravi ritardi nella segnalazione dei primi casi hanno permesso al virus di propagarsi senza controllo.
Scontri tra polizia e attivisti durante una manifestazione in difesa dei maiali con la peste suina africana
“La falla è stata riscontrata proprio nell’allevamento di Vernate“, ha spiegato Chiari, aggiungendo che il ritardo nella segnalazione avrebbe permesso al virus di diffondersi in altri allevamenti della regione.
Carcasse di suini infetti a Vernate
Durante un’indagine congiunta con i Nas, sono state scoperte una ventina di carcasse di suini sepolte nel retro dell’allevamento di Vernate, tutte risultate positive al virus.
La diffusione del virus è stata accelerata dal fatto che lo stesso allevatore di Vernate ha lavorato in altri allevamenti della zona, diffondendo inconsapevolmente il contagio.
Anche il veterinario aziendale, ignaro della presenza del virus, ha contribuito alla sua diffusione spostandosi tra diverse strutture.
I focolai attivi in Lombardia
A oggi, si contano 17 focolai attivi in Lombardia, che coinvolgono oltre 58.000 capi di suini.
Il rischio per il settore suinicolo lombardo, che rappresenta il 40% della produzione nazionale, è enorme. Gli allevatori, già provati dalla pandemia e dalla crisi economica, temono che l’epidemia di Psa possa portare a perdite economiche devastanti.
Le associazioni di categoria, come Coldiretti e Assosuini, chiedono indennizzi immediati e misure di contenimento più efficaci per la peste suina africana, come la riduzione della popolazione di cinghiali, principali vettori del virus.