Allarme gabbiani all'aeroporto di Venezia e voli bloccati per il "bird strike": la situazione al Marco Polo
Uno stormo di gabbiani posizionato sulla pista dell’aeroporto di Venezia ha portato al blocco dello scalo, a causa del rischio di “bird strike”
Rischio bird strike e aeroporto chiuso. È quanto accaduto a Venezia, dove lo scalo è rimasto chiuso per quasi un’ora a causa di uno stormo di gabbiani posizionato in testa alla pista, che ha portato l’Enav a dirottare alcuni voli sugli scali di Verona, Trieste e Milano.
Gabbiani in pista a Venezia
Uno stormo di gabbiani, posizionato sulla pista dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, ha portato nella mattinata di oggi – venerdì 13 ottobre – per circa un’ora al blocco di decolli e atterraggi nello scalo veneto.
L’aeroporto è rimasto chiuso, in accordo con l’Enav, l’Ente nazionale per l’assistenza al volo, dalle 9:54 alle 10:45, con diversi voli che sono stati deviati su scali alternativi come Verona, Trieste e Milano.
Lo scalo è tornato operativo non molto tempo dopo il termine del blocco, alle ore 11:20. Tra i voli indirizzati verso altri scali, era presente anche quello che da Roma stava portando a Treviso il presidente della Regione, Luca Zaia, che dopo essere rimasto per qualche minuto in volo sopra lo scalo, è stato poi dirottato verso l’aeroporto di Trieste.
Le misure di sicurezza
Come dichiarato da Save, la società che dal 1987 gestisce lo scalo veneziano, subito dopo la segnalazione dello stormo di gabbiani “sono partite le usuali attività necessarie a garantire la piena sicurezza per passeggeri e operatori”.
La società, che dal 2014 controlla anche gli aeroporti di Verona e Brescia, ha fatto sapere che per allontanare il pericoloso stormo dalla pista “sono stati utilizzati tutti gli strumenti previsti, tra cui il falco comandato dal falconiere e i dissuasori acustici”.
“Si tratta di strumenti rispettosi della fauna – chiariscono poi da Save – in grado di garantire al tempo stesso la sicurezza”.
Che cos’è il bird strike
Con il termine “bird strike” si intende quel fenomeno di impatto tra un velivolo e dei volatili, che rientra nella casistica denominata “wildlife strike”, ovvero gli impatti con animali selvatici che possono causare un incidente aereo.
Il rischio, nello specifico, è che l’animale colpito possa finire in una delle turbine dell’aereo, causando lo spegnimento di uno o più motori.
Quello del bird strike è un fenomeno recentemente balzato agli onori delle cronache italiane, in seguito all’incidente avvenuto a una delle Frecce Tricolori a Torino, precipitato forse a causa dell’impatto con uno stormo di uccelli. L’incidente ha provocato la morte di una bambina di 5 anni.