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Allarme dengue in Sud America, si alza l'allerta in Italia: i sintomi e i consigli di Matteo Bassetti

Il Brasile affronta l'emergenza dengue: si temono oltre 4 milioni di contagi. I consigli dell'infettivologo Matteo Bassetti per chi torna dal Brasile

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il Sud America è flagellato dalla febbre dengue: c’è particolare apprensione in Brasile, dove si temono oltre 4 milioni di contagi e dove i festeggiamenti per il carnevale potrebbero comportare un’accelerazione nella diffusione della malattia. I morti accertati per dengue in Brasile sono finora stati 75. Ma la malattia va diffondendosi anche altrove.

Dengue in Brasile e non solo

La febbre dengue è trasmessa dalla zanzara Aedes Aegypti, e in misura minore anche dalla Aedes albopictus.

Oggi il Brasile fronteggia un’epidemia senza precedenti: basti pensare che nel 2023 il totale dei contagi in tutto il continente americano aveva toccato quota 4,1 milioni.

Oggi la dengue è arrivata anche in Argentina, Cile, Paraguay e Uruguay. Ma focolai sono stati registrati anche negli Stati meridionali degli Usa: Florida, Texas, Arizona e California.

I sintomi della dengue

Come spiega l’Istituto superiore di sanità, la dengue comporta febbre alta nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura. La febbre può essere accompagnata da mal di testa, dolore agli occhi, dolori ai muscoli, nausea, vomito e irritazioni della pelle.

I sintomi possono essere assenti nei bambini. Raramente la dengue comporta anche febbri emorragiche, collassi e la morte del paziente.

Alcuni accorgimenti possono ridurre il rischio di contagio: effettuare ricorrenti disinfestazioni, eliminare ogni fonte d’acqua stagnante (ad esempio i sottovasi), indossare abbigliamento adeguato, utilizzare repellenti per zanzare e applicare zanzariere alle finestre.

La dengue non prevede una cura specifica: l’unica cura consiste nel riposo assoluto, nell’idratazione del paziente e nell’utilizzo di farmaci per abbassare la febbre quando la temperatura corporea diventa eccessiva.

Sono particolarmente esposti al rischio gli anziani e i soggetti la cui salute è compromessa per altri motivi.

Si alza il livello di allerta in Italia

Una circolare del ministero della Salute ha invitato ad alzare l’allerta nei porti e negli aeroporti italiani. La circolare prevede, fra le altre cose, che “l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti”.

La circolare invita anche a “vigilare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili“.

I consigli di Matteo Bassetti sulla dengue

Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha fornito alcune indicazioni a chi sospetti di aver contratto la dengue. I suoi consigli sono stati raccolti da Adnkronos Salute.

“È importante fare due cose: – spiega Bassetti – chi si reca in Brasile e ha già avuto la dengue proceda con la vaccinazione, perché in questo momento la malattia è fortemente endemica in tutto il Sud America”.

“E poi – prosegue – serve informare chi rientra dal Brasile che, se ci sono sintomi compatibili con la dengue, deve avvisare il proprio medico per fare il test: questo si può fare con avvisi o messaggi sul cellulare a chi sta viaggiando e rientra in Italia, anche attraverso le triangolazioni dei voli, così da intercettare i possibili casi”.

“Perché in un Paese come il nostro, che già ha avuto casi endemici, ci potrebbero essere tanti altri contagi autoctoni”, conclude Bassetti.

Fonte foto: 123RF

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