NOTIZIE
CRONACA NERA

Alessia Pifferi accusa il compagno per la morte di Diana: "È colpa sua, avevo paura del suo carattere"

Alessia Pifferi racconta che sarebbe stato il compagno a indurla a lasciare Diana in casa da sola. Cosa è emerso dall'interrogatorio

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Durante l’interrogatorio Alessia Pifferi ha indicato nel suo compagno la causa della morte di sua figlia Diana. A più riprese la giovane mamma ha spiegato che negli uomini non cercava l’avventura, piuttosto una stabilità in termini di equilibrio emotivo e status di famiglia. Dice “non ricordo”, quando le viene chiesto chi sia il padre biologico della figlia. Prima di conoscere l’uomo residente a Leffe, Alessia Pifferi viveva una relazione con un uomo che poi aveva scelto di chiudere i rapporti.

Per questo motivo la donna non è in grado di dire se Diana sia il frutto dell’amore con il precedente compagno o figlia dell’uomo con il quale aveva trascorso sei giorni a Leffe prima di far rientro a Milano e scoprire che la piccola era morta di stenti. Soprattutto, a proposito del compagno di Leffe parla di un carattere difficile: “Quando ero con lui mi dimenticavo di Diana“, come se la sua mente subisse una sudditanza psicologica.

Aveva il potere, quando è entrato nelle nostre vite la mia mente si è offuscata”, spiega Alessia Pifferi. L’idea di lasciare Diana sola in casa sarebbe nata da lui. Durante i primi periodi la donna si spostava a Leffe insieme a Diana, “poi lui mi propose di lasciare a casa la bambina per andare a fare la spesa”.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963