Agrigento capitale italiana della Cultura 2025: l'annuncio del ministro Sangiuliano, quali città ha battuto
Agrigento è diventata la capitale della Cultura 2025, battendo le altre candidate. Quali sono e cosa comporta la vittoria della città siciliana
La Cultura stavolta sta ad Agrigento. La città siciliana è diventata ufficialmente la Capitale della cultura 2025, superando le altre città candidate a ottenere il titolo. Tra feste e malumori, ha vinto il patrimonio artistico della città della Valle dei templi. Quali sono le città battute e cosa c’è in palio.
L’annuncio della vittoria
“E’ nelle città medio piccole che troviamo quella autenticità più profonda dell’essere italiani”, ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano prima della cerimonia di proclamazione, che si è tenuta a Roma nella Sala Spadolini del ministero della Cultura.
Dall’anno prossimo, ha poi aggiunto, oltre ai titoli di Capitale del libro e Capitale della cultura, sarà istituito il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea. “Anche per le città che non saranno Capitale italiana della cultura 2025 – ha aggiunto – troveremo il modo affinché i valori, le identità, le ricchezze che hanno espresso nei loro progetti, possano trovare un qualche momento di realizzazione”.
Progetti che, ha precisato poi il direttore della giuria Davide Maria Desario a inizio cerimonia “non meritano di andare dispersi, ma anzi vanno aiutati e supportati nella maniera che il Ministero riterrà più opportuna”.
Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, seduto in prima fila insieme ai sindaci delle altre città candidate, si era fatto il segno della croce prima del verdetto.
Agrigento capitale della Cultura 2025
Agrigento era da tempo una delle favorite per aggiudicarsi il titolo, ma in molti polemizzavano sui problemi e i disservizi che avrebbero penalizzato la città, rendendola inadatta a diventare la nuova capitale italiana della Cultura.
Invece ha vinto l’enorme patrimonio artistico del territorio, fatto di beni archeologici inestimabili.
La città riceverà un milione di euro con cui potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale.
Nei giorni scorsi, a illustrare il dossier di candidatura e a rispondere alle domande della commissione esaminatrice – composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica – erano stati il sindaco Franco Miccichè, insieme a un team di esperti, come il progettista Roberto Albergoni e Margherita Orlando coordinatrice progetto archeologia pubblica Agrigento/Tunisi.
Tra le domande rivolte alla delegazione, la maggior parte miravano a indagare la solidità economica del progetto, che sarà coperto per la maggior parte con fondi del Comune derivanti dall’imposta di soggiorno.
Quali città ha battuto
Agrigento è riuscita ad avere la meglio su altre valide candidate, diventando la seconda città siciliana a ottenere il titolo di capitale della Cultura.
La maggior parte delle altre città in lizza per il titolo erano situate in regioni del centro Italia.
Le altre partecipanti erano: Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).
Ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023); Pesaro (2024)