Livorno, aggressione a 12enne perché ebreo: "Basta tacere". La denuncia dei genitori e il gesto dei compagni
Il 12enne è stato aggredito da due ragazze, i genitori e la comunità ebraica di Livorno vogliono che sia fatta giustizia
Un dodicenne di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, sarebbe stato preso di mira e aggredito fisicamente e verbalmente perché ebreo. Il fatto, secondo quanto raccontato dal Comune di Campiglio sui social, è avvenuto domenica e i genitori hanno sporto denuncia per l’accaduto.
Aggressione antisemita a 12enne a Livorno
Secondo quanto raccontato dai genitori, il giovane si trovava con altri coetanei al parco Altobelli di Campiglia Marittima, quando senza motivo sarebbe stato invitato a tacere da due ragazze. “Stai zitto, la tua voce mi dà fastidio” le avrebbe detto una, col giovane che si è rifiutato di stare in silenzio. Da li sarebbe partita la colluttazione, col dodicenne preso a calci e pugni.
Oltre l’aggressione fisica, il giovane avrebbe subito anche quella verbale. Apostrofato con frasi antisemite come “devi bruciare nei forni”, il dodicenne ha riferito tutto ai genitori che hanno deciso di sporgere denuncia.
“Nessuno lo ha difeso. Voglio parlare con le due ragazze”, racconta Maria Elena Frongillo, la preside della scuola media frequentata dal ragazzo. Il padre del giovane ha invece detto a La Repubblica che il ragazzo “non dorme da due notti e ha paura”.
Aggressione antisemita, i precedenti
Quella avvenuta domenica pomeriggio al parco Altobelli di Campiglia Marittima non sarebbe l’unica aggressione subita dal giovane. Preso di mira perché ebreo, in precedenza aveva trovato “messaggi con svastiche” a scuola.
“Non possiamo più tacere” ha ripetuto il padre del ragazzo. L’amministrazione comunale, tramite un post di solidarietà sui social, ha sottolineato come la situazione non sia da banalizzare in quanto “di una gravità inaudita”.
Vittorio Mosseri, presidente della comunità ebraica di Livorno spera venga fatta giustizia affinché l’aggressione non venga conclusa “con due pacche sulle spalle perché sarebbe anti-educativo”.
Aggressione antisemita, la solidarietà dei compagni
Quella dell’aggressione antisemita al dodicenne di Campiglia Marittima non è però solo occasione di sdegno per la comunità. Infatti anche qualcosa di buono ne è venuto fuori dall’atto a sfondo razzista, con i compagni del giovane che si sono fatti sentire e lo hanno fatto tornare a sorridere.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, i compagni di classe ieri a ricreazione lo hanno accolto in un abbraccio collettivo in cortile, come una sorta di scorta e di protezione per il dodicenne reduce da giorni sconvolgenti.