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CRONACA NERA

Aggredisce la vicina a calci e pugni nella sua casa di Citerna e la uccide, indagano i carabinieri di Perugia

Avrebbe ucciso la vicina a mani nude introducendosi nella sua casa, ma il principale sospettato nega ogni coinvolgimento

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Avrebbe aggredito la vicina a mani nude e l’avrebbe uccisa. Questa l’accusa contro un uomo di Citerna, in provincia di Perugia, sospettato di omicidio. L’uomo ha negato ogni responsabilità. Aiutava la moglie nelle pulizie di alcune case del paese, ma a suo dire non in quella della vittima.

La dinamica dell’aggressione

Negli scorsi giorni una anziana tedesca di 70 anni è stata trovata morta nel proprio appartamento di Citerna, piccolo borgo in provincia di Perugia.

Secondo le prime ricostruzioni, qualcuno si sarebbe introdotto nella sua abitazione e avrebbe aggredito la donna a calci e pugni, forse anche con oggetti contundenti, fino ad ucciderla.

 Citerna, provincia di Perugia, dove l’anziana donna tedesca di 70 anni è stata uccisa

Per ora i sospetti si concentrano sul vicino di casa della vittima, anche lui straniero, di 50 anni, che vive con la moglie, anche se gli investigatori non hanno chiarito quale possa essere il movente.

Anche sulla dinamica esatta per il momento i carabinieri non si sbilanciano. Non è possibile sapere se ci sia stata infrazione o se la vittima abbia aperto la porta al suo aggressore.

Le indagini dei carabinieri

Nella giornata di ieri 12 maggio i carabinieri, sotto la guida della procura di Perugia, hanno effettuato una perquisizione nella casa del sospettato, sequestrando diversi oggetti.

Gli investigatori si sarebbero concentrati principalmente sulle scarpe dell’uomo, che sarebbero al centro della testi accusatoria e servirebbero a dimostrare la sua colpevolezza.

Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa ANSA, la scientifica avrebbe quindi catalogato e fotografato le calzature, senza però che ci fosse la necessità di un sequestro.

L’uomo nega ogni responsabilità

Il principale accusato dell’omicidio è difeso dall’avvocato Donatella Donati, e non è ancora stato formalmente interrogato dagli inquirenti.

Si è però da subito dichiarato estraneo al reato, e continua a sostenere la sua innocenza.

Da quanto è emerso la moglie dell’uomo lavorava come donna delle pulizie in diverse case della zona. A volte il marito l’avrebbe aiutata nei lavori.

Nonostante questo però, a quanto emerge dalle dichiarazioni dei due coniugi, queste attività non sarebbero state svolte nella casa dell’anziana signora del cui omicidio l’uomo è accusato.

Fonte foto: 123RF

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