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Aereo Ryanair diretto a Londra rientra a Brindisi, spie accese durante il volo: ma non c'era nessuna avaria

Un aereo Ryanair è tornato a Brindisi 40 minuti dopo il decollo: era diretto a Londra, al rientro non è stata segnalata nessuna avaria

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Due settimane complicate. La compagnia Ryanair finisce nuovamente nell’occhio del ciclone dopo l’ennesimo episodio legato alla sicurezza nei cieli. Giovedì 10 ottobre, infatti, un aereo diretto a Londra sarebbe rientrato all’aeroporto di Brindisi, da cui era partito, dopo 40 minuti di volo. Una volta in quota, si sarebbero accese delle spie: al ritorno in Puglia, però, non si sarebbe riscontrata nessuna avaria.

Le spie accese sul volo Brindisi-Londra

Secondo quanto riferito da Ansa, l’aereo Ryanair era decollato alle ore 11:50 dall’aeroporto di Brindisi, per raggiungere Londra.

Dopo circa 40 minuti, però, il pilota avrebbe notato l’accensione di alcune spie indicanti presunti problemi tecnici.

L’aereo Ryanair in partenza da Brindisi e diretto a Torino fermo sulla pista a causa di un principio d’incendio al motore, il 3 ottobre 2024

Così, si è deciso di rientrare in Puglia: fatti scendere tutti i passeggeri, però, durante i controlli non sarebbero state registrate avarie di alcun tipo.

La riprogrammazione di Ryanair

Appurata la non-emergenza, Ryanair ha riprogrammato il volo, facendo ripartire i passeggeri poco dopo le ore 14.

Quarto episodio su un aereo Ryanair in 10 giorni

Si tratta del 4° episodio in appena 10 giorni che ha visto protagonista un aereo Ryanair:

  • 1 ottobre: durante l’atterraggio sulla pista dell’aeroporto di Orio al Serio erano scoppiate le quattro ruote posteriori del Boeing 737 Max in arrivo da Barcellona;
  • 3 ottobre: poco prima del decollo, sull’aereo diretto a Torino – in partenza sempre da Brindisi – si era verificato l’incendio a un motore;
  • 6 ottobredurante il volo da Memmingen a Brindisi si è accesa una spia nella cabina di pilotaggio indicando un possibile problema tecnico, di entità minore. In linea con le procedure operative standard, l’equipaggio aveva contattato il centro Atc (Air Traffic Control) dell’aeroporto di Brindisi. L’allarme è rientrato in poco tempo, il velivolo è atterrato e i passeggeri sono scesi regolarmente.

Fonte foto: ANSA

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