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Aboubakar Soumahoro, moglie e suocera respingono le accuse sulle cooperative gestite dalla famiglia

La moglie e la suocera difendono Soumahoro: "Vogliono affossare Aboubakar ma lui non si è mai interessato alla coop, né al Consorzio Aid"

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Non si placano le polemiche relative al caso della complessa vicenda mediatico-giudiziaria che coinvolge la cooperativa sociale Karibu e il consorzio Aid, enti che si occupano di fornire servizi di accoglienza e integrazione sul territorio di richiedenti asilo e amministrati a vario titolo da Marie Thérèse Mukamitsindo e Liliane Murekatete, rispettivamente suocera e moglie del neo-deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro. La Procura di Latina sta indagando per eventuali irregolarità nei contratti, ma si parla anche di cattive condizioni di assistenza dei minori ospitati in quelle strutture.

Le parole della suocera e della madre

Qualche errore è stato fatto, ma Maria Therese Mukamitsindo afferma, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, che non un euro di denaro pubblico sia finito nelle sue tasche o in quelle dei suoi familiari.

“Tutto è stato speso per i rifugiati, ai quali ho dedicato 21 dei miei 68 anni. Tutto è rendicontato e posso provarlo”.

L’obiettivo, secondo la moglie di Soumahoro, “è chiaramente Aboubakar, vogliono affossarlo. Guarda caso un mese dopo il suo ingresso in Parlamento, e subito dopo essere andato a Catania per difendere lo sbarco dei migranti, scoppia questo scandalo”.

Il parlamentare respinge le accuse

Soumahoro ha reagito alle polemiche pubblicando un video sui suoi canali social per difendersi dopo la notizia di un’indagine su eventuali irregolarità in due cooperative nelle quali avrebbero avuto dei ruoli la moglie e la suocera.

Nel frattempo, l’Alleanza Verdi e Sinistra ha chiesto un incontro con Soumahoro per “avere da lui elementi di valutazione che contribuiscano a fare chiarezza” sulla vicenda che coinvolge sua suocera e sua moglie e che riguarda il loro ruolo nella gestione di due cooperative pro-migranti in provincia di Latina, la Consorzio Aid e la Karibu.

Il parlamentare dell’Alleanza Verdi-Sinistra Soumahoro

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il parlamentare ha affermato: “Sono molto preoccupato. Non sottovaluto questi attacchi mediatici. Ma, a chi vuole seppellirmi politicamente, dico: mettetevi l’anima in pace, il fango mediatico non ci fermerà”.

I dubbi della Caritas

A gettare ulteriori accuse sulla famiglia Soumahoro è Don Andrea Pupilla, direttore della Caritas di San Severo (Foggia), il quale, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, riferisce di una raccolta fondi da 16mila euro in vista del Natale dello scorso anno finalizzata a giocattoli da donare un “ghetto” di migranti del Foggiano dove vivono pochissimi minori.

In quell’iniziativa, almeno secondo quanto affermato da Don Andrea Pupilla, ci sarebbero state tensioni nei confronti di voleva portare aiuti da parte di persone che facevano riferimento al mondo di Soumahoro.

È bene sottolineare che l’indagine della Procura di Latina è in corso e il parlamentare dell’Alleanza Verdi e Sinistra non risulta essere indagato.

Fonte foto: ANSA

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