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A Cormano la giunta di centrodestra cancella le celebrazioni per la Festa della Repubblica: niente 2 giugno

La giunta comunale di Cormano (Milano), di centrodestra, ha cancellato la cerimonia prevista per oggi, 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica. Reazioni dal mondo della politica

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

La giunta comunale di Cormano, nell’hinterland di Milano, ha cancellato la cerimonia ufficiale prevista per oggi, domenica 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica. La decisione dell’amministrazione, guidata dal sindaco Luigi Gianantonio Magistro (di centrodestra), sarebbe stata presa per “non rischiare strumentalizzazioni” a ridosso delle prossime elezioni amministrative dell’8 e del 9 giugno, che vedranno anche i cittadini di Cormano al voto. L’episodio ha sollevato diverse polemiche.

2 giugno, a Cormano annullate le celebrazioni per la Festa della Repubblica

“Trovandoci a ridosso delle elezioni ed essendo quindi in periodo di par condicio – riporta la mail inviata dalla segreteria del sindaco a tutti i consiglieri comunali della cittadina, come riferisce Repubblica – la giunta comunale ha deciso di non prevedere alcuna cerimonia per la data del 2 giugno, Festa della Repubblica, al fine di non rischiare strumentalizzazioni su una data così importante per la nostra comunità”.

“Il sindaco – prosegue il messaggio – prenderà parte alla cerimonia indetta dal Prefetto di Milano”.

La decisione è stata presa dalla giunta del Comune di Cormano, nell’hinterland milanese

La protesta dell’Anpi

In risposta, i rappresentanti della sezione locale dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) hanno organizzato un presidio in piazza Scurati, che si terrà nella mattinata di domenica 2 giugno alle 10.30.

L’obiettivo è “celebrare la nascita della Repubblica democratica e antifascista” e informare la cittadinanza di questa presa di posizione “incomprensibile e sbagliata” dell’amministrazione comunale.

“Quando abbiamo scoperto che non si sarebbero tenute le consuete celebrazioni per il 2 giugno, siamo rimasti semplicemente basiti – ha spiegato a Repubblica il vicepresidente di Anpi Cormano, Evaldo Porro.

“Non riusciamo – prosegue – a comprenderne le motivazioni: non è certo la prima volta che siamo chiamati alle urne a giugno, eppure nessuno si era mai sognato di cancellare la Festa della Repubblica. Soprattutto perché il 2 giugno e la Repubblica, democratica e antifascista, sono super partes, di tutti. O almeno così dovrebbe essere”.

“In questi giorni su uno dei tabelloni elettronici in città campeggiano i cartelloni realizzati nei mesi scorsi dagli studenti di undici classi delle nostre scuole su altrettanti articoli della nostra Costituzione – ha spiegato Porro – . I ragazzi li hanno preparati nell’ambito di un progetto portato avanti con Anpi fin dallo scorso dicembre: prima abbiamo esposto i loro disegni per il 25 Aprile, poi li abbiamo digitalizzati e resi visibili sul tabellone luminoso in vista del 2 giugno. Ci sono ricorrenze e valori intoccabili, su cui non si transige”.

Le reazioni del Pd

Reazioni anche dal mondo della politica.

“Evidentemente la giunta e il sindaco uscente di destra pensano che i valori che si celebrano con la Festa della Repubblica non li debbano riguardare”, ha commentato Pierfrancesco Majorino, capogruppo dem al consiglio regionale della Lombardia. Lo riporta RaiNews.it.

Dello stesso avviso Emanuele Fiano, candidato alle prossime elezioni europee per il Pd: “Un fatto gravissimo, ma che, in fondo, non mi stupisce del tutto: ormai il tentativo di negare, oscurare, diffamare i valori e i simboli della nostra democrazia, nata dalla Resistenza, messo in atto da questa destra è ogni giorno più palese”, ha dichiarato.

Fonte foto: ANSA

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