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Visitato dai medici e dimesso per ben tre volte, muore a casa per un'emorragia cerebrale: la denuncia

Il 40enne, padre di due bimbe, è morto in casa dopo essere stato visitato dai medici: un'équipe di esperti sta valutando le responsabilità dei medici

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Potrebbe esserci un caso di malasanità dietro la morte di Andrea Naliato, l’autotrasportatore di 40 anni di Arre, in provincia di Padova, morto lo scorso 4 novembre per una grave emorragia cerebrale.

I familiari del camionista hanno presentato un esposto in Procura, in seguito a cui è stata aperta un’inchiesta, come riporta il Corriere della Sera.

L’uomo si era presentato per ben tre volte alla guardia medica e al pronto soccorso dell’ospedale di Schiavonia, lamentando dolori fortissimi e un senso di oppressione in testa.

Le tre visite in ospedale senza diagnosi

La prima il 21 ottobre, quando Andrea Naliato aveva chiamato il padre e la compagna spiegando loro di avere un violento mal di testa, pensando però ai primi sintomi dell’influenza.

Aveva preso del paracetamolo, senza però trarne beneficio. Cinque giorni più tardi si era recato in guardia medica, dove gli era stata data una terapia per la pressione alta.

La posizione del comune di Arre sulla mappa.

La mattina del 28 ottobre, dopo essersi rivolto anche al medico di base, si era presentato al Pronto soccorso di Schiavonia.

Dopo un primo esame della pressione, perfettamente nella norma, era stato sottoposto a una doppia tac, da cui non sarebbe emerso niente di allarmante. Anche in quel caso gli era stata somministrata una terapia per la pressione alta.

Il 31 ottobre si era recato in ospedale con fortissimi dolori alla testa e con la pressione elevata nonostante i farmaci. Sottoposto anche a un visita cardiologica completa, era stato poi dimesso.

La morte di Andrea Naliato dopo le visite

Solo 48 ore dopo, Andrea Naliato ha iniziato iniziato ad avvertire l’ultimo malore che gli è stato fatale mentre si trovava in casa con la sua compagna.

Il 3 novembre i medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale, il giorno dopo il decesso. Motivo ufficiale: un aneurisma cerebrale.

La denuncia dei familiari di Andrea Naliato

Sono sei gli indagati per il reato di omicidio colposo e per responsabilità colposa per morte avvenuta in ambito sanitario.

Gli esperti incaricati dal Tribunale di Padova dovranno capire se le condizioni di Andrea Naliato non siano state sottovalutate dal personale medico e se la sua morte potesse essere evitabile.

E dare risposte ai genitori dell’uomo, Sergio e Donatella, alla compagna Silvia e alle loro figlie Emma, di 3 anni, e Vittoria, nata nel 2022.

Fonte foto: ANSA

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