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Violenza sessuale Udine: "Se l'è cercata". Bufera su consigliere

Condanna unanime per le parole dell'ex consigliere leghista

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Un’altra, l’ennesima violenza sessuale su una donna. Per di più approfittando dei festeggiamenti per il Capodanno, a ridosso della mezzanotte. La comunità di Udine e di tutto il Friuli è ancora scossa dall’accaduto. Ma c’è chi, come oramai troppo spesso succede, scade pesantemente nel più incallito maschilismo. Il commento di Giovanni Candusso, consigliere comunale di San Daniele del Friuli ha indignato tutto il web.

Violentata in pieno centro. Il fatto è arcinoto, la donna, una trentenne di Udine, dopo aver cenato con gli amici in un locale cittadino è andata in piazza per festeggiare il Capodanno a mezzanotte, quindi ha proseguito percorrendo il primo tratto della rampa di accesso che sale verso il castello. Aveva infatti intenzione di scattare qualche fotografia dall’alto della piazza in festa. E’ stato qui che un uomo, uno sconosciuto, l’avrebbe aggredita e subito dopo avrebbe abusato di lei.

Commento sessista e fuori luogo. Ed è qui che commentando la notizia sui social è arrivato lo “scivolone” (e dir poco) dell’ex consigliere leghista, ora autonomo, Giovanni Candusso che rispondendo ad un altro utente ha scritto: “Se fosse al corrente delle indagini saprebbe che la violentata è salita incautamente lungo la strada sterrata per fare foto dal castello e qui è stata comodamente violentata visto che il rumore copriva l’aggressione, in poche parole se l’è cercata… lungi da me voler giustificare l’aggressione”.

Parole che hanno scatenato l’ira e l’indignazione del web e non solo tanto che lo stesso Candusso ha cancellato quel suo commento che però qualcuno aveva avuto la prontezza di salvare come screenshot e quindi farlo diventare virale mettendo alla gogna il consigliere.

Tra le varie reazioni il sindaco di San Daniele del Friuli ha preso le distanze: “Non vi può essere nessuna giustificazione, nessuna attenuante per chi alza anche solo un dito contro una donna, ed in generale contro qualsiasi altra persona. Invito il consigliere Candusso, che in consiglio siede come autonomo, a riflettere su ciò che ha scritto, sui sentimenti che ha provocato, compresa l’indignazione già espressa da molti concittadini ed a prendere le decisioni del caso”.

Di peggio, oltre la condanna del web unanime al grido “Vergognati!” le dimissioni di Candusso sono state esplicitamente chieste dalla capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo mentre “Rabbia e sgomento” per il post li ha espressi la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Dusy Marcolin.

Fonte foto: Ansa

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