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CRONACA ESTERA

Violento terremoto di magnitudo 6.9 al largo delle Filippine: diramata un’allerta tsunami

Un terremoto di magnitudo 6.9 è stato registrato nel mare delle Filippine. Diramata anche un’allerta tsunami dal Philippine Institute of Volcanology

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Un violento terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito la regione vicino a Hinatuan, a Surigao del Sur, una zona al largo delle Filippine. Numerosi ordini di evacuazione sono stati emanati in seguito all’allerta tsunami condivisa dall’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia.

Il terremoto nelle Filippine

Trema la terra nelle Filippine: un violento terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito la regione vicino a Hinatuan, a Surigao del Sur, a 42 chilometri di distanza dalla costa nel mare delle Filippine, alle 22:37 (ora locale, le 15:37 italiane) di oggi, sabato 2 dicembre.

In precedenza, secondo un rapporto dell’Associated Press, l’United States Geological Survey aveva riportato una magnitudo pari a 7,6, poi corretta dal Philippine Institute of Volcanology and Seismology (Phivolcs).


Il post con il quale il Philippine Institute of Volcanology and Seismology (Phivolcs) ha comunicato i dettagli sulla violenta scossa di terremoto registrata al largo delle Filippine

Secondo il Phivolcs, il terremoto è avvenuto a circa 8 chilometri di profondità, e l’intensità della scossa è stata avvertita maggiormente nelle città di Bislig e di Cabadbaran, ma le possibili conseguenze del sisma stanno interessando anche il Giappone.

L’allerta tsunami

L’Istituto filippino di vulcanologia e sismologia ha difatti diramato un’allerta tsunami, invitando “le comunità costiere che potrebbero essere colpite a partire immediatamente”.

Secondo il Phivolcs, “sulla base del database locale degli scenari dello tsunami, si prevede che si verifichino onde con altezza di oltre un metro sopra le normali maree, che potrebbero essere più elevate nelle baie e negli stretti chiusi. Si prevede uno tsunami distruttivo con onde di altezza che metterebbero a rischio la vita delle persone nelle aree interessate”.

Secondo l’Istituto, “le prime onde di tsunami arriveranno tra le 22:37 e le 23:59 (ora locale) del 2 dicembre, e potrebbero continuare per ore”.

Paura anche in Giappone

Il terremoto ha inoltre innescato ordini di evacuazione per alcune aree delle coste sud-occidentali del Giappone, a causa dell’allerta di onde superiori a un metro. L’emittente giapponese NHK ha affermato che onde di tsunami alte fino a un metro dovrebbero raggiungere la costa giapponese entro l’1:30 di domenica (ora locale).

Il sistema di allarme tsunami degli Stati Uniti ha invece riportato che potrebbero esserci onde fino a 3 metri sopra il livello della marea lungo alcune coste filippine.

“Le barche già in mare durante questo periodo dovrebbero rimanere al largo in acque profonde fino a nuovo avviso”, ha detto Phivolcs, chiedendo alle persone che vivono vicino alla costa delle province interessate di “evacuare immediatamente” o “spostarsi più nell’entroterra”. Molte persone hanno avvertito la scossa e, nonostante numerosi segnalazioni di danni a cose, al momento non si segnalano morti o feriti.

Fonte foto: 123RF

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