Vietata cannabis light vietata ai minori, tassata come le sigarette: cosa prevede l'emendamento del Governo
La cannabis light sarà disponibile solo ai maggiorenni e nelle rivendite titolari di licenza di monopolio
Il governo vara la stretta sulla cannabis light. Con un nuovo emendamento l’esecutivo regola ulteriormente la vendita di prodotti a basso contenuto di principio attivo. La tassazione sarà simile a quella delle sigarette e i minorenni non potranno acquistarli.
- La nuova stretta del governo sulla cannabis light
- Cos'è la cannabis light
- il divieto di vendita ai minori e di pubblicità
La nuova stretta del governo sulla cannabis light
I prodotti a base di cannabis light assomiglieranno sempre di più alle sigarette, almeno per lo stato italiano. Un emendamento proposto in commissione dal Governo alla delega fiscale modifica il regime di tassazione.
Sarà infatti lo stesso dei prodotti da fumo o da inalazione, quindi delle sigarette, secondo le intenzioni dell’esecutivo. Una stretta che punta a ridurne la diffusione, resa possibile dal loro basso contenuto di principio attivo.
Cambiamento importante anche nei punti di rivendita che potranno commercializzare questo tipo di prodotti. Il governo infatti limiterà la possibilità alle rivendite di generi di monopolio, oppure a punti vendita specializzati che siano in possesso di tale licenza.
Cos’è la cannabis light
Per cannabis light si intendono prodotti a base di inflorescenze di canapa, che hanno un contenuto di principio attivo estremamente basso, tanto da diventare irrilevanti ai fini della reazione fisiologica all’assunzione.
In Italia il contenuto di THC, il principio attivo della cannabis, consentito all’interno di questo tipo di prodotti deve essere inferiore allo 0.6%, per effetto della legge del 2 dicembre del 2016.
Da quella data nel nostro paese si è sviluppata una filiera che include 800 partite IVA agricole per la produzione della materia prima, 1500 aziende specializzate nella produzione e oltre 2000 punti vendita dedicati, sparsi su tutto il territorio nazionale.
il divieto di vendita ai minori e di pubblicità
Sempre seguendo l’intenzione di limitare il più possibile la diffusione dei prodotto a base di cannabis light, il governo ha proibito la vendita di questo tipo di sostanze ai minori di 18 anni, esattamente come accade per le sigarette.
Altra somiglianza con il tabacco sarà il divieto di fare pubblicità a questo tipo di prodotti, per evitare che la loro popolarità, tra i giovani e non, possa aumentare ancora.
Vietata anche la vendita indiretta, quindi quella tramite distributori automatici, oppure quella a distanza via internet.