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CRONACA ESTERA

Video-rivendicazione dell'Isis per l'omicidio dell'insegnante ad Arras: cosa ha detto su Hamas e Israele

L'autore dell'attentato nella scuola di Arras aveva pubblicato un video di rivendicazione dell'Isis prima di uccidere l'insegnate Dominique Bernard 

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

L’autore dell’attentato nella scuola di Arras aveva pubblicato un video di rivendicazione dell’Isis prima di passare all’azione: è quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta. Il fatto risale allo scorso venerdì 13 ottobre: l’uomo, armato di coltello, aveva fatto irruzione in un liceo della cittadina di Arras, nel Nord della Francia, uccidendo il professore di francese Dominique Bernard e ferendo 2 persone. Durante l’aggressione, l’attentatore avrebbe gridato “Allah Akbar“.

Il video di rivendicazione dell’Isis

Nel video pubblicato prima di passare all’azione nella scuola Carnot-Gambetta di Arras, l’attentatore Mohammed Mogouchkov rivendica il suo gesto in nome dell’organizzazione dello Stato Islamico (Isis).

Nel filmato fa anche un’allusione “molto marginale” all’attacco di Hamas contro Israele, come precisato da CNews.

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Chi è l’attentatore

Mohammed Mogouchkov è nato in Russia nel 2003, nella repubblica dell’Inguscezia. Originario del Caucaso, vive in Francia dal 2008, dove è arrivato all’età di cinque anni.

Il ragazzo praticava boxe in un club di Arras e partecipava a gare. Nonostante l’apparente normalità, era stato posto sotto sorveglianza e schedato dalle autorità da una decina di giorni per il suo radicalismo islamico.

Era stato infatti schedato come “S”, classificazione francese che indica una minaccia alla sicurezza nazionale.

La famiglia dell’attentatore

La famiglia dell’attentatore, il 19 febbraio 2014, era stata svegliata dalla polizia di frontiera per essere condotta all’aeroporto di Saint-Jacques e deportata a Mosca.

La mobilitazione di alcune associazioni, tra cui Mrap, Cimade e Resf, aveva tuttavia sventato l’operazione, con la denuncia del tentativo di deportazione del bambino in età scolare.

L’allarme bomba nella scuola

Lo scorso lunedì 16 ottobre la scuola di Arras è stata evacuata per un allarme bombaSul posto sono arrivate squadre di artificieri per le verifiche sulla presenza di ordigni ma anche per perquisizioni di borse e zaini di adulti e studenti.

L’allarme sarebbe scattato dopo un messaggio ricevuto via Internet, come precisato dalla prefettura del Pas-de-Calais.

Fonte foto: ANSA

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