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Vespa orientale a Roma, attirata dai rifiuti: perché la nuova specie è più pericolosa

Gli esemplari, che erano stati segnalati negli anni Cinquanta, ma che non erano mai stati censiti prima d'ora, sono stati trovati a Monteverde

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Brutte notizie per gli abitanti di Roma, che già devono fare i conti con i cinghiali, gli incendi e perfino i lupi. C’è un nuovo arrivo ad arricchire la fauna cittadina: si tratta di alcune vespe arrivate dall’Oriente.

Ecco quali sono le caratteristiche dell’insetto e perché si tratta di vespe più temibili rispetto a quelle “normali”.

Che cos’è la vespa Orientalis e come è stata trovata a Roma: non era stata segnalata dagli anni Cinquanta

La vespa Orientalis è attirata dai rifiuti, uno dei problemi che perseguitano la Capitale. “Non veniva segnalata dagli anni Cinquanta“, ha spiegato a La Repubblica l’etologo e zoofilo naturalista Andrea Lunerti.

L’esperto è intervenuto a Monteverde dove una donna, appena tornata dalle vacanze, ha notato la presenza degli insetti sul balcone di casa. Le vespe erano anzi anche entrate nell’abitazione, dato che l’impianto dell’allarme non era stato chiuso bene da chi aveva effettuato il lavoro.

Perché le vespe orientali sono più pericolose di quelle comuni: bambini e anziani devono fare attenzione

“Rispetto alle vespe comuni – ha spiegato l’esperto a La Repubblica – hanno una capacità di pungere superiore, se molestate”. Aumenta quindi il rischio per bambini e anziani.

La specie era stata segnalata a Roma per l’ultima volta “negli anni Cinquanta”, ha precisato Lunerti, eppure non era stata “mai censita prima d’ora”. L’esperto ha deciso di rimediare: prelevando, dalla casa di Monteverde, una regina e tre vespe operaie.

Gli insetti attirati dall’immondizia della Capitale: quando finirà l’emergenza rifiuti

La teoria di Lunerti è che le vespe siano state attirate, un po’ come i cinghiali, d’altra parte, dall’immondizia: si nutrirebbero infatti di scarti in putrefazione e rifiuti organici.

Chi abita nella Capitale è consapevole della puzza che infesta le strade e a volte distrae dalle bellezze cittadine: la scoperta di un tipo di vespa che punge di più, e che si credeva inesistente, a Roma, richiama l’attenzione sulla raccolta dei rifiuti.

Dieci giorni fa il primo cittadino Roberto Gualtieri aveva promesso il superamento dell’emergenza rifiuti, entro una settimana.

I cassonetti ricolmi di rifiuti in una foto del 2 luglio: da allora, però, la situazione sembra poco cambiata.

“Stiamo dando precedenza all’indifferenziata, ma abbiamo almeno un 20% di disservizio nonostante la città sta producendo un 30% in meno di spazzatura perché molti sono in vacanza – hanno dichiarato i netturbini del gruppo Lila – notiamo meno spazzatura nei quartieri centrali ma in periferia la situazione è invariata”

“Se non si apre il Tmb di Guidonia – hanno concluso gli operatori ecologici – torneremo in sofferenza prima di settembre, siamo stanchi e stremati”.

Fonte foto: ANSA

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