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CRONACA

Venezia, moglie muore dopo lunga malattia: colleghi gli regalano 270 ore di ferie pagate per stare coi figli

I colleghi gli hanno dimostrato affetto e solidarietà cedendogli le ore per poter stare con i figli

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Dopo il grave lutto subito in famiglia, con la morte della moglie 47enne a causa di una lunga malattia, Andrea Leoni non è stato lasciato solo dai suoi colleghi che gli hanno fatto sentire il loro affetto. Lo hanno fatto con un gesto di solidarietà per l’autista della Veritas che, alla morte della moglie si è ritrovato a occuparsi da solo dei figli di 13 e 11 anni.

Muore la moglie, colleghi gli regalano ferie

La storia che arriva da San Donà, in provincia di Venezia, è una di quelle che scalda il cuore. In un momento drammatico per la famiglia Leoni, che ha dovuto salutare la mamma e moglie Chiara Batacchi morta a causa di un tumore, sono stati i colleghi del marito-papà Andrea a stringersi a lui.

Spesso assentatosi da lavoro con permessi e congedi per stare vicino alla moglie, Andrea Leoni aveva infatti finito il monte orario a disposizione e dopo la morte della moglie non aveva più ferie o permessi per potersi occupare dei figli. Così, nel giro di poche ore, i colleghi si sono mobilitati e gli hanno regalato 270 ore di ferie, circa 30 giorni continui per potersi assentare senza perdere soldi dal proprio stipendio.

Il racconto di Andrea Leoni

A Il Gazzettino Andrea Leoni, autista della Veritas, ha raccontato il suo dolore e soprattutto la gratitudine nei confronti dei colleghi che gli permetteranno di assentarsi per accudire i figli: “In questi giorni posso stare con i miei figli, seguirli alla scuola media, il più piccolo va in prima, e potrò interessarmi per trovare un doposcuola”.

Dal funerale della moglie è passata poco più di una settimana e i figli si sono subito ritrovati catapultati in classe. “Nella nostra famiglia era Chiara che si occupava sempre di loro. Ho cercato di arrangiarmi ma è davvero dura” ha spiegato Leoni che ora si trova da solo ad accudire i figli: “Il più piccolo scherza e cerca attenzioni, mi dice spesso che gli manca la mamma, l’altro cerca di fare il grande”.

Ferie cedute, quando è possibile

Quello di San Donà non è il primo caso di solidarietà tra colleghi. Qualche settimana fa, infatti, un altro caso di cronaca simile era stato registrato a Preganziol, in provincia di Treviso, dove i dipendenti di un punto vendita del Cash and Carry avevano ceduto 100 giorni di ferie a un collega che aveva perso la moglie e che doveva rendersi cura delle figlie.

Quello messo in atto a San Donà e a Preganziol è il cosiddetto meccanismo delle ferie solidali previsto dall’articolo 46 del Contratto collettivo nazionale di lavoro. Nello specifico, tale articolo detta le linee guida per le “ferie e riposi solidali” che un dipendente può cedere a un collega presentando all’azienda di riferimento la propria disponibilità alla cessione di un numero a piacere di ore o giorni.

FAQ

Cosa sono le ferie solidali

Le ferie solidali sono giorni o ore che ogni dipendente può mettere a disposizione di un collega che si trova in difficoltà. Sono previste dall'articolo 46 del Contratto collettivo nazionale di lavoro

Fonte foto: 123rf

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