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Velivolo sospetto nel cielo di Milano, intervengono due caccia Eurofighter: perché è scattata l'allerta

Un velivolo non identificato dai radar ha fatto scattare l'allarme nel cielo di Milano: non rispondeva alle richieste dei controllori di volo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Momenti di forte tensione nel cielo milanese nel pomeriggio di domenica 17 luglio, quando un mezzo aereo non identificato dai radar non ha risposto ai controllori di volo. L’allarme è scattato immediatamente, portando al decollo i caccia Eurofighter.

L’intervento degli Eurofighter

A entrare in azione sono stati due intercettori del 51° Stormo di Istrana (Treviso). Come reso noto dall’Aeronautica militare, è stata attivata la cosiddetta ‘procedura di scramble’, ossia l’ordine di decollo immediato.

L’allerta è stata attivata dal Combined air operation centre (Caoc) di Torrejon in Spagna. Si tratta del comando Nato responsabile dell’area a sud delle Alpi.

A preoccupare gli addetti ai controlli radar è stata l’impossibilità di verificare e accertare la traccia del velivolo che risultava non essere in contatto con gli enti del traffico aereo civile. Era in rotta verso il Settentrione.

L’identificazione del velivolo sospetto

I due caccia militari hanno raggiunto il velivolo sospetto coordinati dal personale a terra, con la collaborazione del Comando Operazioni Aero-spaziali di Poggio Renatico e degli enti della Forza Armata che si occupano della sorveglianza dello spazio aereo nazionale e Nato.

Per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza è stata avviata la procedura denominata ‘visual identification’ (Vid).

Dalle verifiche effettuate sopra il cielo di Milano è emerso che il mezzo aereo sospetto era in realtà un velivolo ultraleggero da turismo partito dall’Isola d’Elba e diretto verso l’aeroporto civile di Bresso.

L’allarme rientrato

Dopo l’identificazione dell’ultraleggero da parte dei due Eurofighter l’allarme è rientrato.

Gli intercettori militari hanno così scortato il velivolo da turismo fino all’atterraggio nell’aeroporto di Bresso. Le indagini per accertare il motivo che ha portato il piccolo aereo a non rispondere alle autorità di volo sarebbero ancora in corso.

Dopo il completamento dell’operazione, i caccia sono poi rientrati alla loro base di Istrana per riprendere il consueto turno di prontezza nell’ambito del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Gli Eurofighter nell’Areonautica militare

Complessivamente sono quattro gli Stormi dell’Aeronautica militare attivi nel servizio di difesa dei cieli italiani con gli assetti Eurofighter.

Oltre al 51° Stormo di Istrana, sono operativi anche il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle e il 37° Stormo di Trapani.

Nel sistema di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, a partire dal 2018, si sono aggiunti anche gli F-35A del 32° Stormo di Amendola, i primi appartenenti al gruppo della cosiddetta 5° generazione. Sono già stati impiegati dalla Nato per sorvegliare lo spazio aereo dell’Alleanza nel corso di un’operazione di Air Policing.

Fonte foto: ANSA

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