Variante omicron sintomi, record di casi in Italia e nel mondo: per l'Oms il rischio è "molto alto"
La variante Omicron continua la sua corsa in tutto il mondo, provocando nuovi record di contagi
La variante Omicron continua la sua corsa in tutto il mondo, provocando impennate di nuovi contagi senza precedenti. Il 28 dicembre in Italia è stato registrato un nuovo record di contagi, 78.313 casi in un solo giorno, ma anche in altri Paesi si sono osservati incrementi esponenziali.
- Variante Omicron, la situazione in Italia
- Variante Omicron, sintomi e incubazione
- Variante Omicron, l'Oms mette in guardia: "Rischio molto alto"
- Variante Omicron e Covid, record di casi nel mondo
Variante Omicron, la situazione in Italia
In Italia, secondo il fisico dell’Università di Trento Roberto Battiston, nel giorno di Natale i casi di Omicron sono stati circa il 45% del totale registrato. Secondo i suoi calcoli, dei 54.762 contagi soltanto 30mila erano imputabili alla variante Delta, sulla base dell’andamento regolare della sua diffusione, mentre i restanti casi sarebbero dunque riconducibili a Omicron.
Variante Omicron, sintomi e incubazione
Quanto ai sintomi della variante Omicron, l’alto numero di contagi ha sì provocato un incremento dei ricoveri, ma in proporzione nettamente inferiore alle precedenti varianti.
L’infettivologo del Policlinico Tor Vergata, Massimo Andreoni, ha dichiarato su Cusano Italia Tv: “Mi sembra che si stia consolidando l’idea che Omicron sia un pochino meno virulenta rispetto alla Delta, considerando quante persone vanno in ospedale rispetto al numero dei casi. Va detto che per diventare un semplice raffreddore probabilmente ci metterà non meno di 10 anni”.
Sembrerebbe che la variante Omicron non provochi la perdita di gusto e olfatto, mentre aggiunge un sintomo inedito rispetto alle precedenti varianti: la perdita di appetito. I restanti sintomi, nelle forme meno gravi, sono gli stessi di un malanno di stagione, come febbre, mal di gola, raffreddore, mal di testa.
Stando a quanto si è appreso finora, pare che il periodo di incubazione – cioè il tempo che passa dal contagio allo sviluppo dei sintomi – sia di circa tre giorni, più breve rispetto alle varianti precedenti.
Variante Omicron, l’Oms mette in guardia: “Rischio molto alto”
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il rischio rappresentato dalla variante Omicron nel mondo resta “molto alto”.
“Prove affidabili mostrano che Omicron ha un vantaggio di crescita rispetto alla variante Delta, con una capacità di raddoppiare in due o tre giorni”, fa sapere l’Oms nel bollettino epidemiologico; si sottolinea inoltre che “si osserva un rapido aumento dell’incidenza dei casi in un certo numero di Paesi”.
Variante Omicron e Covid, record di casi nel mondo
Andiamo dunque a vedere quanti sono i contagi registrati in Europa e nel mondo nelle ultime ore.
Covid, record di casi negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti i nuovi casi hanno battuto il record da inizio pandemia, arrivando a 512.533. Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention, la variante Omicron è all’origine del 58,6% dei casi di Covid negli Stati Uniti.
Covid, record di casi in Francia
Record anche in Francia, dove sono 179.807 i nuovi contagi da coronavirus. Numeri mai visti prima, nemmeno nel pieno delle ondate precedenti, che fanno registrare anche un aumento di ricoveri.
Covid, record di casi nel Regno Unito
Anche il Regno Unito ha registrato un nuovo record di contagi, ben 129.471 nuovi contagi tra Inghilterra e Galles. Secondo la Health Security Agency del Regno Unito, sono almeno 17.269 i nuovi casi di variante Omicron nelle ultime 24 ore.
Covid, in calo i casi in Germania
In Germania, dove la quarta ondata si è abbattuta con numeri allarmanti nelle prime settimane di novembre, sono stati 21.080 i nuovi contagi secondo i dati dell’Istituto Robert Koch. La diffusione del virus è stata parzialmente mitigata grazie alle drastiche restrizioni in vigore persone non ancora vaccinate.