Variante Delta, vaccini e rischio di morte. Novità da uno studio
Come cambia il rischio di morte in seguito alla variante Delta per i vaccinati e non: i nuovi dati dei Cdc
Ormai dominante in Italia come nel resto d’Europa, la variante Delta del coronavirus desta preoccupazione da mesi per via dell’alto rischio di contagio ma da un nuovo studio è emersa una realtà ancora peggiore. Il rischio di morte, per le persone infette dalla variante Delta e non vaccinate, è nettamente superiore e ci sono dei rischi anche per chi ha ricevuto il siero.
I tre studi dei Cdc: come sono stati condotti
Sono tre in totale gli studi condotti dai Centers for Disease Control : nel primo si è analizzata la situazione relativa a veterani vaccinati con Pfizer e Moderna e l’efficacia dei vaccini contro i rischi di ricovero non è mutata durante il periodo di diffusione della variante Delta.
Nel secondo studio i ricercatori hanno evidenziato che i 3 vaccini usati in America, in base ai dati raccolti in 9 stati, garantiscono una protezione all’86% contro il ricovero in tutte le fasce d’età.
Il terzo studio ha infine attestato l’efficacia dei 3 vaccini approvati in relazione al rischio di ospedalizzazione e di decesso prima e dopo l’ascesa della variante Delta.
Variante Delta, rischio di morte maggiore di 11 volte
Chi non è vaccinato, hanno fatto sapere i Centers for Disease Control in seguito ai risultati degli studi, va incontro ad un rischio di morte superiore 11 volte rispetto a quello per chi è vaccinato con due dosi. Per i non vaccinati, il rischio di ricovero è superiore 10 volte.
Il quadro delineato dall’agenzia federale che coordina le attività di contrasto al contagio è definito dai dati raccolti tra il 4 aprile e il 17 luglio in 13 aree, compresa New York City, nel periodo in cui la variante Delta si è diffusa in maniera inarrestabile fino a diventare totalmente dominante.
Questi risultati, hanno fatto sapere i Cdc, “delineano un potenziale declino della protezione del vaccino” nel corso del tempo “contro infezioni conclamate da Sars-Cov-2 e una perdurante protezione forte contro i ricoveri e i decessi associati al covid-19”. La vaccinazione, come confermano i numeri, “protegge contro forme severe della malattia, variante Delta compresa”.
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