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Vannacci e la polemica sulle persone con i capelli rossi "non normali", altro caos sul candidato alle Europee

Roberto Vannacci attira ancora polemiche con la frase sulle persone con i capelli rossi

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle prossime Europee, attira ancora una volta le polemiche parlando delle persona con i capelli rossi definite “non normali”. Parole dette nel corso di Quarta Repubblica e che, a giorni di distanza, fanno scoppiare il caos.

Vannacci e il pensiero sui capelli rossi

Ad attirare le polemiche sono state le parole dette da Roberto Vannacci nel corso dell’ultima puntata di Quarta Repubblica.

Andata in onda lunedì 6 maggio, nel corso della trasmissione il generale ha sottolineato che “le persone coi capelli rossi non sono normali” perché se “comparati a tutta la popolazione italiana, non rientrano nella normalità”. Parole che sembrano richiamare la novella di Giovanni Verga “Rosso malpelo“. Ed è scoppiata la polemica.

La risposta del ciclista De Marchi

Tra i primi a rispondere alle parole di Vannacci c’è Alessandro De Marchi, ciclista impegnato nel Giro d’Italia. Il Rosso di Buja, soprannominato così per i suoi capelli rossi, ha criticato il generale.

“Ecco, questa mi mancava… nessuno me l’aveva spiegata cosiì sta cosa sui miei capelli!”, ha scritto il ciclista del team Jayco AlUla.

“Ci ha resi ancora una volta speciali”

Diversa, invece, la risposta di Enrico Malato, fondatore del ‘Red Head Sicily’, l’unico festival del Sud Italia dedicato proprio all'”orgoglio rosso”.

Rivolgendosi a Vannacci, infatti, ha sottolineato: “Lei a noi rossi ci ha resi, ancora una volta, speciali. Così dicendo il militare ha implicitamente enfatizzato la bellezza dell’essere non-normale, sia in termini statistici, perché rappresentiamolo lo 0,58% della popolazione italiana, sia per il mero significato in vocabolario”.

“Il Garzanti definisce una persona normale chi si comporta come la maggioranza, mentre la Treccani come colui che segue la norma, è ordinario e regolare” ha spiegato, aggiungendo che i rossi naturali sono guardati con curiosità.

Il rosso Sinner chiamato in causa

Parlando dei rossi d’Italia, Malato ha quindi tirato in ballo il più famoso di tutti: Jannik Sinner.

Sottolineando che i rossi “hanno una marcia in più”, il fondatore del ‘Red Head Sicily’, ha quindi ribadito a Vannacci: “Sinner non è normale, il numero 1 del tennis italiano non rappresenta statisticamente la media, credo che lui di questo ne vada orgoglioso”.

Fonte foto: ANSA

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