NOTIZIE
SALUTE

Vaccino mRNA anti tumore contro il melanoma somministrato per la prima volta in Italia: chi è il paziente

Somministrato per la prima volta a un paziente italiano il vaccino anticancro a mRNA contro il melanoma. L'evento si è svolto all'Istituto dei tumori Pascale di Napoli

Pubblicato:

Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Nella mattinata di venerdì 26 gennaio 2024, è stato somministrato per la prima volta a un paziente italiano il vaccino anticancro a mRNA contro il melanoma. L’evento si è svolto all’Istituto dei tumori Pascale di Napoli.

Vaccino contro il melanoma somministrato a Napoli

Il nome del paziente è Alfredo De Renzis, 71 anni di Carovilli (provincia di Isernia). L’uomo è in cura presso l’Irccs partenopeo.

Qui è seguito dallo scorso settembre dall’oncologo Paolo Ascierto, che ha un ruolo di primo piano nella ricerca sui vaccini antitumorali. Anche se, come sottolineato da Ascierto “ci vorrà qualche anno prima di avere i risultati di quest’ultima fase dello studio clinico, la fase III”.

Cauto ottimismo, visto anche che l’Italia è stata esclusa dalla sperimentazione di fase I e II, ma pure tanto entusiasmo per uno strumento che potrebbe rivoluzionare positivamente la lotta ai tumori.

“La nostra speranza è quella di poter dare una nuova e più efficace opzione terapeutica a quanti più pazienti possibili”, ha dichiarato Ascierto

E ancora: “Il vaccino, prodotto da Moderna si basa sulla stessa tecnologia adottata per quelli contro il Covid, cioè utilizzando mRNA sintetici progettati per ‘istruire’ il sistema immunitario a riconoscere specifiche proteine, chiamati ‘neoantigeni’, che sono espressione di mutazioni genetiche avvenute nelle cellule malate”.

Lo scopo del vaccino è rafforzare il sistema immunitario

Lo scopo del vaccino non è quello di prevenire la patologia, ma di aiutare e supportare il sistema immunitario dei pazienti a riconoscere e ad attaccare più efficacemente il tumore.

Alfredo De Renzis è un medico di base, sposato con due figli. Due anni fa ha scoperto che dietro a una neoformazione cutanea si celava un melanoma. Dopo le prime cure ad Isernia è andato a Napoli, nel reparto del Pascale di Paolo Ascierto.

A settembre dello scorso anno si è manifestata una comparsa di metastasi linfonodali inguinali. Operato a novembre da Alfonso Amore dell’equipe di Corrado Caracò, ha iniziato il 15 dicembre il trattamento con Pembrolizumab nell’ambito dello studio V904.

Quasi in contemporanea con l’inizio dell’immunoterapia è giunta la proposta di aderire alla fase III del primo vaccino a mRNA di Moderna, ultimo step prima che il vaccino possa essere autorizzato dalle autorità regolatorie.

Il paziente: “Doveroso accettare”

“Ho accettato subito – ha spiegato De Renzis – mi sembrava doveroso per il mio ruolo di medico dare un contributo alla ricerca. Non ho mai avuto paura”.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963