Vaccino Covid ai giovani, Ippolito: "Trasmettono di più il virus"
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani e membro del Cts, ha dichiarato riguardo i giovani che "solo gli stupidi non si vaccinano"
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto di Malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e componente del Comitato tecnico scientifico ha fatto il punto sul vaccino anti Covid in Italia. “Abbiamo avuto quattro settimane in cui il numero dei casi è sceso costantemente e progressivamente. Per l’estate è importante che anche i ragazzi siano protetti. I giovani, quando ci saranno dosi a disposizione anche per loro, aderiranno. Solo gli stupidi non si vaccineranno”, ha dichiarato al Messaggero.
Vaccino Covid ai giovani, perché è prioritario per Ippolito
L’apertura della campagna vaccinale ai giovani, con iniziative come l’open day nel Lazio dedicato ai maturandi, “è un modo per proteggere tutte le persone”.
“Dipenderà molto dalle dosi di vaccino che avremo a disposizione, ma dovremo coprire anche le classi di età più giovani senza, ovviamente, scoprire le altre, i più anziani”, ha constatato il professore.
I ragazzi devono vaccinarsi, secondo l’esperto, perché sono “coloro che diffondono di più il coronavirus, sono coloro che si muovono di più. Il rischio di morire, certo, o di ammalarsi gravemente è limitato”.
Bisogna spiegare ai giovani “che solo gli stupidi non si vaccinano. Vaccinarsi è un atto allo stesso tempo di altruismo e di egoismo. Altruismo perché contribuisci a fermare la circolazione del virus. Egoismo perché se ti vaccini potrai vivere un’estate migliore, avrai più possibilità di spostarti grazie al green pass. Ovviamente anche da vaccinati è giusto sempre usare la testa“.
“Solo gli stupidi non si vaccineranno”, ha sottolineato Giuseppe Ippolito. “Al 30enne che ha già prenotato per Mykonos consiglio di vaccinarsi prima di partire, almeno con una dose“.
Vaccino Covid in Italia, la situazione secondo Ippolito
“Questo va detto chiaramente, la protezione dei meno giovani deve continuare. Tra quelli che hanno più di 60 anni, ha ricevuto almeno una dose poco più del 70%“, ha rimarcato, ribadendo quanto già detto dal commissario Francesco Paolo Figliuolo ai governatori.
“Mano a mano che arriveranno più dosi aumenterà anche il numero di iniezioni che potremo fare ogni giorno. Questo sarà fondamentale” per dare un’accelerazione alla campagna vaccinale.
“La programmazione che è stata fatta è stata rispettata. Il presidente Mario Draghi aveva parlato di rischio ragionato in occasione delle prime riaperture. Oggi possiamo dire che il ragionamento si è rivelato corretto. E gli italiani sono stati bravi, la maggioranza ha rispettato le regole”, ha sottolineato.
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“Non ho la palla di vetro, però più persone saranno immunizzate, meno possibilità avremo di vedere aumentare i nuovi casi” a settembre o ottobre. “Nelle ultime quattro settimane i nuovi casi si sono più che dimezzati“, ha ribadito ancora l’esperto sulle pagine del Messaggero.
“Le chiusure, anche se meno rigorose rispetto all’anno scorso, hanno funzionato. Ma in queste settimane c’è stato indubbiamente un effetto delle vaccinazioni che ha fatto crollare il numero dei casi e dei decessi nelle fasce più anziane della popolazione”, ha spiegato Giuseppe Ippolito.
“Ora dobbiamo continuare a eseguire un alto numero di tamponi. E speriamo di vedere diminuire costantemente la percentuale di quelli che risultano positivi. Certo, serve anche quest’estate un po’ di buon senso da parte di tutti”, ha continuato.
“Chiunque può, si vaccini“, è l’appello che fa l’esperto. “Compatibilmente con l’apertura alla propria classe di età“.