Green Pass, svolta: attivo dopo la prima dose e quanto durerà

Il Green Pass, la “certificazione verde Covid-19”, ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale e non di un anno come sembrava che potesse essere in base alle ultime indiscrezioni trapelate. Lo prevede il testo finale del nuovo decreto legge Covid, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il provvedimento, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, sarà in vigore da mercoledì 19 maggio. Tra le misure rilevanti anche lo slittamento alle 23 del coprifuoco.

Per quel che riguarda il Green Pass, che dunque avrà una durata di nove mesi, il testo specifica che sia rilasciato “contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino” e che sia valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino “alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”.

Attraverso il Green Pass si dovrebbe essere più liberi negli spostamenti ma anche di assistere a determinati eventi o di fare visita a un parente ospitato in una Rsa. Per ora in Italia non c’è una tessera ‘fisica’ o un documento informatico. Come ‘surrogato’ si useranno i certificati rilasciati al momento della vaccinazione, del referto del tampone o l’attestazione del medico. Si attende che l’Europa prenda una decisione omogenea. L’Ue entro la fine di giugno dovrebbe creare uno strumento unico per tutti i Paesi. A quel punto dovrebbero esserci maggiori sicurezze anche sui tempi di validità.

La questione che del Green Pass si lega anche alla riapertura delle discoteche. Sulla ripartenza, ha spiegato il ministro Giorgetti nelle scorse ore, la decisione è “quella di dare una prospettiva di certezza, che è definita nelle date che conoscete, che è penalizzante, mi rendo conto, per alcun i settori, il caso più eclatante è quello delle discoteche”. Per il settore del ballo, aggiunge il ministro, il green pass “è forse l’unica via di fuga rispetto a un’indefinita situazione”.

Fonte foto: ANSA