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Vaccino contro l'HIV riesce a innescare gli anticorpi contro l'AIDS: "Un primo passo importante"

Un vaccino sperimentale contro l'HIV ha dimostrato una immediata riposta immunitaria degli anticorpi contro l'AIDS

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

“Un primo passo importante”. Uno studio ha mostrato come un primo vaccino contro l’HIV sia in gradi di stimolare una risposta immunitaria che potrebbe aiutare a prevenire le infezioni che causano l’AIDS.

Come funziona il vaccino contro l’HIV

Uno studio su uno dei principali composti candidati a fare da base a un vaccino contro l’HIV, ideato dal Duke Human Vaccine Institute, ha dimostrato che questo causa una rapida reazione immunitaria nei paziente a cui è stato somministrato dopo la seconda dose.

Il vaccino attacca la membrana esterna del virus che causa l’AIDS, una parte che non muta della struttura dell’HIV. Questo lo rende efficace su una grande quantità di ceppi del patogeno, ancora diffusissimo nel mondo.

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Lo studio ha previsto il coinvolgimento di 20 persone, con un tasso di risposta sierica del 95%. La sperimentazione è stata interrotta per una lieve reazione allergica di uno dei partecipanti dovuta a un additivo, ma i risultati sono comunque stati pubblicati sulla rivista Cell.

Il commento dei ricercatori

I risultati ottenuti dallo studio sono ritenuti di valore nonostante i numero di persone che ha coinvolto fosse molto basso, proprio a causa della rapidità con cui è stata riscontrata la reazione immunitaria:

“Si tratta di due misurazioni chiave nel dimostrare una forte attivazione immunitaria. La maggior parte delle risposte sieriche sono state mappate alla porzione del virus presa di mira dal vaccino. È importante sottolineare che gli anticorpi ampiamente neutralizzanti sono stati indotti dopo solo due dosi” hanno dichiarato gli ideatori del vaccino.

“Per ottenere un anticorpo ampiamente neutralizzante, è necessario che si verifichino una serie di eventi e in genere occorrono diversi anni dopo l’infezione. La sfida è sempre stata quella di ricreare gli eventi necessari in uno spazio di tempo più breve utilizzando un vaccino” ha dichiarato Wilton Williams, professore del dipartimento di immunologia della Duke University.

Un primo passo importante

Ha commentato lo studio anche l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco: “Questo studio ci consegna certamente una buona notizia: dimostra ancora una volta come la scienza non si fermi davanti agli ostacoli.”

Lopalco ha poi proseguito: “Purtroppo la strada per mettere a punto un vaccino efficace contro l’HIV è ancora lunga. I risultati presentati nell’articolo si riferiscono ad uno studio di fase I, su pochi soggetti, e gli stessi autori sono prudenti affermando che si tratta solo di un primo passo, sia pur promettente, verso la realizzazione di un vaccino efficace.”

Fonte foto: Ansa

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